Durante la lettura di consiglia l’ascolto del brano: “Cade La Pioggia – Negramaro”
Le fake news sono ovunque ed ormai non si sa più a chi credere. Tuttavia, è curioso appurare come il fenomeno tragga le sue origini sin dai babilonesi, ritenuti i responsabili della prima fake news della storia, rinvenuta nel poema epico chiamato ‘L’Epopea di Gilgamesh’ risalente a 3000 anni fa.
Riportata alla luce dall’assirologo specializzato in lingua e medicina babilonese, sumera ed assira Martin Worthington dell’Università di Cambridge, risulta un errore di fraintendimento fonetico e di interpretazione, individuato grazie ad uno stretto controllo di confronto tra le tavolette d’argilla dell’Epopea, conservate al British Museum, e la storia del Diluvio Universale.
L’episodio babilonese narra di un’inondazione provocata dal dio Ea alla quale sopravvissero solo Uta-napishti e la sua famiglia, che si rifugiarono su un’arca insieme a moltissime specie di animali. La somiglianza evidente con il mito del Diluvio Universale è dovuta al fatto che quest’ultimo deriva, infatti, dal mito babilonese. Per cui è possibile affermare che, dato che il mito del Diluvio è falso, lo è anche quello narrato nell’Epopea.
L’errore di interpretazione è stato riscontrato dal dottor Worthington nella definizione del Diluvio come catastrofe poiché oltre a quel significato, in babilonese, può anche significare “pioggia di cibo”.
L’intero studio sull’Epopea è raccolto nel libro “La duplicità di Ea nella storia del diluvio di Gilgamesh”.
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