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Food

Le 5 regole bon ton del caffè

today16 Novembre 2022

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Na tazzulella ‘e cafè” – Pino Daniele

Simbolo di socialità, portatore di buonumore ed energia, rito irrinunciabile. Non si può rinunciare al caffè, ma sappiamo come servirlo secondo le regole?

Come per il rito del tea inglese, anche il caffè, quando viene offerto agli ospiti, vanta delle regole dalle quali non si può prescindere. In teoria.

Decaffeinato, gusto dolce, miscela arabica, mescolato con il latte. Ogni scusa è buona per staccare un istante la spina e ricaricarsi con un buon caffè. Che sia in tazzina o nel classico bicchierino di plastica poco importa a molti. Invece la differenza c’è eccome! Soprattutto se siamo i padroni di casa e vogliamo offrirlo ai nostri ospiti.

Dove?

Se avete invitato a pranzo o a cena i vostri amici e parenti, dimenticate l’idea di servire il caffè direttamente a tavola. Soprattutto se abbiamo da poco terminato il pasto. Lasciamoci alle spalle il disordine della tavola da sparecchiare e andiamo a concludere l’incontro in un luogo più rilassante. Insomma, anche la location ha la sua importanza e ci aiuta a “incanalarci” nell’atmosfera di relax che il caffè porta naturalmente con sè. Quindi dove?

Il caffè si serve in salotto, oppure in terrazza o in giardino durante la stagione estiva. Se non abbiamo un salotto, una terrazza o un giardino basterà accomodarci sul divano, purchè abbiamo davanti a noi un tavolino basso per appoggiare l’occorrente. Tutto deve concorrere al relax.

caffèCorredo perfetto

Probabilmente non tutti sanno che, servire il caffè agli ospiti è compito della padrona o padrone di casa che, in questo modo omaggia l’invitato e lo mette a sua agio. Ma niente deve essere lasciato al caso. C’è un corredo ben preciso a rispettare. Innanzitutto una caffettiera di bell’aspetto e soprattutto ben rodata, tazzine in porcellana con i cucchiaini appropriati, una zuccheriera con il suo cucchiaino a parte, una lattiera, un bricco per la panna liquida. Attenzione, c’è chi gradisce anche il miele o gli sciroppi alle spezie fino anche a piccoli assaggi di gelato. Insomma, non possiamo sempre conoscere i gusti di tutti, quindi meglio andare sul sicuro e offrire una gamma di scelte ampia. Per il nostro ospite sarà un’accortezza molto apprezzata.

caffèE il dolcetto?

Se offrite solo il caffè -senza dolcetti, per intenderci- non sarà necessario fornire anche un tovagliolino. In caso contrario avremo un gran bel da fare a immaginare l’abbinamento giusto. Si va dallo yogurt alla frutta fresca, dal ciambellone fumante fino agli accostamenti salati. Dai piccoli tramezzini alle mini focaccine. Scegliamo con cura anche questo piccolo stuzzichino evitando marmellate e creme, ma rigorosamente accompagnandolo con un tovagliolo in tessuto. Puntiamo a sfogliatine croccanti, ventagli, pasticcini, brownies. O ancora baci di dama, macarons, meringhe. Se fatti in casa, risquoteranno ancor più successo!

Ma c’è di più

caffèFin qui sembrerebbe tutto abbastanza semplice, ma abbiamo solo portato in salotto l’occorrente, ora è il momento di servirlo e non c’è nulla che possa essere lasciato al caso. Innanzitutto va ricordato che il caffè si serve molto caldo. Perciò va versato nelle tazzine davanti all’ospite, direttamente dalla caffettiera. Il manico delle tazzine e il cucchiaino devono essere sulla destra, il galteo parla chiaro. Per evitare che la bevanda possa freddarsi possiamo riscaldare anche le tazzine. Come? In forno a 50°.

Altra accortezza che fa la differenza è zuccherare il caffè del nostro ospite e versare noi stessi nella tazzina il latte o la panna.

Il bon ton pretende i turni

Ora è il momento di porgere le tazzine ai nostri ospiti, ma da dove cominciamo? L’ordine da seguire per servire il caffè è quello che si segue di norma a tavola: prima la persona di maggior riguardo o anziana, poi le donne e infine gli uomini. Noi padroni di casa saremo sempre gli ultimi. Una cosa importante va ricordata, se a tavola possiamo offrire il bis di qualche pietanza, con il caffè no. A meno che non lo richieda espressamente il nostro invitato. Piccolo consiglio se abbiamo voglia di chiudere l’incontro. Offriamo un liquore o un amaro dopo il caffè. Sarà il segnale chiaro e inequivocabile che è ora di andar via. O almeno in teoria.

Ad elencare tutti questi dettagli sembrano tanti e difficili da ricordare. Ma basta solo un po’ di allenamento per rendere le cose più naturali. Si impara in fretta, dopodichè ci si può finalmente rilassare sul divano coi nostri ospiti e col nostro irrinunciabile buon caffè!

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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