Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “L’indecis – Soulful”
Solo il 7% dei laureati italiani hanno fondato un’impresa. Eppure sono proprio queste le imprese più “vive”: il tasso di crescita e di sopravvivenza è infatti più alto rispetto ad altre e le opportunità di lavoro create sono molte.
Il 60% dei laureati è titolare dell’impresa, il 25% amministratore e solo il 15% socio. In tutto ciò il contesto assume importanza. I genitori dei laureati passano da professioni quali l’imprenditore o il libero professionista fino al dirigente di un’azienda. Il contesto di crescita dello studente sembrerebbe quindi già indirizzarlo, sebbene non sempre accada così.
Un 10% delle aziende opera nel settore agricolo, un altro 10% nel settore industriale e ben l’80% delle aziende nel settore dei servizi. Parliamo in questo caso di attività commerciali e professionali, a cui seguono attività assicurative e infine attività di ristoro e soggiorno.
Nonostante rappresentino solo il 7% del totale, i laureati sembrano mettersi all’opera molto bene, affrontando i più disparati ambiti lavorativi. Forse sono troppo pochi, ma la voglia di lavorare sicuramente non manca.
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