Dick Fosbury è stata una figura rivoluzionaria nel mondo dello sport. Alla scuola superiore era un saltatore in alto molto bravo, sebbene non bravo a sufficienza per ottenere la borsa di studio che desiderava per entrare all’università e studiare ingegneria. Un giorno, comunque, ebbe un’idea. La sua scuola aveva sostituito di recente la piattaforma di atterraggio, fatta di trucioli di legno, con una gommapiuma soffice. Fosbury capì che non doveva atterrare per forza sui suoi piedi per evitare di farsi male. Invece di togliere il piede interno e “sforbiciare” le sue gambe sopra l’asta, poteva roteare il suo corpo e superare l’asta al rovescio, sollevando i piedi verso il cielo per poi atterrare sulla schiena. Con questa svolta concettuale, Fosbury ha continuato a raggiungere le vette, culminando nella medaglia d’oro ai Giochi Olimpici del 1968 a Città del Messico. I saltatori in alto di tutto il mondo adottarono il “Salto alla Fosbury” o “Fosbury Flop”. E così, Fosbury ottenne la sua borsa di studio e diventò un ingegnere.
Le persone ritengono spesso che l’apprendimento motorio sia legato ai livelli bassi della gerarchia motoria. Si parla di ‘memoria dei muscoli’, o del fatto che i nostri muscoli abbiano imparato come rispondere, per esempio come mantenere l’equilibrio sulla bicicletta o come le nostre dita picchino sulla tastiera. Il fatto che ci troviamo in grande difficoltà a verbalizzare il modo in cui eseguiamo queste abilità rinforza la nozione che l’apprendimento motorio sia di tipo non cognitivo e quindi inconsapevole. Il ginnasta olimpico Peter Vidman espresse questo sentimento dicendo: “Mentre mi avvicino all’apparato… l’unica cosa a cui sto pensando è la prima manovra… Poi, il mio corpo prende il sopravvento e fiduciosamente ogni cosa diventa automatica” (1987).
Tramite uno studio recente, comunque, è stato possibile mostrare come alcuni aspetti dell’apprendimento motorio siano indipendenti dal sistema muscolare usato per eseguire le azioni. Potete ottenere anche voi una dimostrazione di questa indipendenza prendendo un pezzo di carta e firmandolo col vostro nome. Una volta fatto questo, ripetete l’azione usando però la mano non dominante. Ora fatelo di nuovo, tenendo la penna tra i denti. Se vi sentite particolarmente avventurosi, potete togliervi le scarpe e i calzini e tenere la penna tra le dita dei piedi.
Anche se le produzioni atipiche non saranno regolari come la vostra firma normale, il risultato più evidente di questa dimostrazione è l’alto grado di similitudine tra tutte le produzioni. Questa rappresentazione di alto livello dell’azione è indipendente da qualsiasi gruppo muscolare. Le differenze nel prodotto finale mostrano che semplicemente alcuni gruppi muscolari hanno maggiore esperienza nel tradurre una rappresentazione astratta in un’azione concreta.
Quando le persone stanno imparando una nuova azione, i primi difetti dell’apprendimento saranno probabilmente a un livello maggiormente astratto. L’apprendimento di Fosbury è iniziato nel regno astratto da una semplice intuizione: il nuovo materiale di atterraggio avrebbe consentito un atterraggio differente. Da questo punto in poi fu in grado di adottare uno stile di salto radicalmente diverso. Come Fosbury lo ha descritto: “Ho adattato uno stile antiquato e l’ho modernizzato con qualcosa di efficiente”. Queste abilità cognitive si applicano senza dubbio a tutti i tipi di apprendimento, non solo a quello relativo alle capacità motorie. Per esempio, le medesime abilità contribuirebbero a rendere tale una grande improvvisatrice jazz. La musicista è grandiosa non a causa dell’esperienza motoria tecnica delle sue dita (anche se questo è importante), ma perché è in grado di vedere nuove possibilità per un riff, nuovi pattern.
Una volta che Fosbury ha stabilito cosa fare, ha dovuto imparare a farlo. Il nostro sistema motorio possiede alcuni pattern di movimento di base. L’acquisizione di una nuova azione si fonda su questi pattern di base. Imparare un’abilità richiede pratica, quello che tipicamente intendiamo parlando di apprendimento motorio. Questo apprendimento può essere ottenuto collegando tra di loro una serie di gesti in un modo completamente nuovo, o implicando una risintonizzazione fine, ripetendo cioè una sequenza imparata ancora e ancora in modo che il pattern di coordinazione sia perfettamente corretto. Quest’ultimo meccanismo è frequentemente indicato come ‘adattamento motorio’. Gradualmente il sistema motorio impara a eseguire il movimento in un modo che ci risulta automatico, che richiede un pensiero cosciente minimo.
Imparare come eseguire l’azione in maniera ottimale, diventando un esperto, ci porta a un livello di abilità differente. Diventare un esperto comporta una sintonizzazione del sistema così da eseguire il movimento del modo più efficiente e abile possibile. Questo risultato richiede ulteriori abilità cognitive, come la persistenza, l’attenzione e l’autocontrollo, così come l’affinarsi delle abilità percettive. L’abilità di LeBron James sul campo da basket non è dovuta solamente alle sue straordinarie competenze motorie ma anche sulla sua abilità di riconoscere rapidamente la posizione dei suoi compagni di squadra e degli avversari. La sua abilità di riconoscere un pattern gli permette di determinare rapidamente se dirigersi a canestro o tirare e passare a un compagno libero. L’unico modo per diventare abili in ogni attività è la pratica, la pratica intensiva. Infatti, la regola generale indica che la competenza in qualsiasi ambito richiede almeno 10 000 ore di pratica. Pronti a diventare esperti in qualcosa? Avete 3 ore al giorno da dedicare a quell’attività per i prossimi 10 anni? Questo è ciò di cui avete bisogno.
Di Andrea Valitutti
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