Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “L’anno che verrà – Lucio Dalla”
A quarant’anni dall’uscita del disco Lucio Dalla (1979), viene pubblicato il video di L’anno che verrà, uno di brani più famosi di Lucio Dalla, contenuto a conclusione della scaletta nell’album.
Registrata nel 1978 agli Stone Castle Studios, con l’orchestra diretta da Giampiero Reverberi e la studio band di Dalla, il cantautore bolognese la dedica a Michele Casali, frate dominicano di Bologna.
Tra le parole della canzone aleggia tensione tra passato e futuro, raccontata da un io lirico intento a scrivere ad un amico negli ultimi istanti di un anno che si avvia alla conclusione, che si risolve nella speranza di un avvenire rassicurante.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno/ Porterà una trasformazione/ E tutti quanti stiamo già aspettando/ Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno/ Ogni Cristo scenderà dalla croce/ E anche gli uccelli faranno ritorno/ Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno/ Anche i muti potranno parlare/ Mentre i sordi già lo fanno
Il presente che racconta il protagonista annuncia un senso di malessere, figlio degli anni di Piombo che sconvolsero il paese negli anni ’70. Quel sentimento di allerta comune tra gli italiani è descritto da Dalla con i versi:
Si esce poco la sera/Compreso quando è festa/E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
Così nell’attesa di tempi migliori, il cantautore scardina con versi pungenti i pregiudizi dell’Italia ancora chiusa in un’atmosfera retrograda.
E si farà l’amore ognuno come gli va/ Anche i preti potranno sposarsi/ Ma soltanto a un a certa età/ E senza grandi disturbi qualcuno sparirà/ Saranno forse i troppi furbi/ E i cretini di ogni età
Sognare davvero in grande sembra l’espediente migliore, “Per poter riderci sopra, Per continuare a sperare” che i desideri diventino realtà.
L’attesa verso un ad maiora perpetuo si infrange nei versi finali, in cui la novità viene svelata.
L’anno che sta arrivando tra un anno passerà/ Io mi sto preparando/ È questa la novità
Si chiude qui in modo circolare la canzone che si apre proprio con l’annuncio di una “grossa novità”.
L’anno che verrà appare come il resoconto di un decennio, e l’apertura verso un altro, visto con gli occhi di chi non vuole perdersi l’istante, vivere nel presente, ricordare il passato moderatamente, e sognare sempre.
Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Celeste Nostalgia – Riccardo Cocciante” Uscire dalla propria comfort zone ed esplorare il mondo esterno è un’esperienza ardua ma piena di gratificazioni. Almeno una volta nella vita, vi sarà capitato di intraprendere un viaggio in solitaria, allontanandovi dagli affetti, tra dubbi e insicurezze e magari provando un po’ di nostalgia per ciò che avete lasciato. La nostalgia è un sentimento bizzarro ma […]
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