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Cultura

“L’altra faccia del libro” di Simone e Gabriele D’Ercole

today3 Giugno 2021

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “White rabbit”- Jefferson Airplane

“Un luogo di confronto, dove i libri e l’arte si incontrano.”

I social ormai sono diventati un’arena dove sguainare l’ultima idea creativa intelligente e farla gareggiare con chi ti sta “affianco”. Eppure non è così che l’arte dovrebbe intendersi, è un gesto d’amore per condividere la propria cultura.

Questo è ciò che avviene nel mondo dei fratelli d’Ercole: Simone e Gabriele. Andiamo a scoprire insieme.

Il bello di entrare nel profilo di side_book” è la sensazione di aprire le porte di un mondo fantasioso, tratteggiato dai colori del “pennello” di Gabriele D’Ercole entrando nel vivo della copertina di un libro e della “penna” di suo fratello Simone D’Ercole. Complimenti per la creatività. Da quanto tempo avete questa passione e soprattutto cosa esprimete attraverso di essa?

La passione della lettura è una cosa che ci ha sempre accomunati, sarà che nostro padre, quando eravamo piccoli, prima di andare a dormire ci leggeva sempre dei libri, in particolare i libri di Tolkien a cui siamo entrambi molto legati. Gabriele essendo il fratello più grande ha iniziato prima a leggere da solo, Simone per uno spirito di competitività dato dal legame fraterno di quando si è piccoli lo imitava…. e questo spesso prendendo il libro in mano senza nemmeno saper leggere.

Questa passione oggi, anche se nella distanza fisica provocata dal Covid, ci lega più che mai. L’arte invece è la passione che ci ha passato nostra madre nella sua veste di architetto. L’obiettivo di questo progetto è quello di lasciare il posto un po’ migliore di come lo abbiamo trovato condividendo la nostra passione per l’arte e la lettura che hanno tanto da insegnarci.

La creatività dei tuoi colori, Gabriele, colpisce agli occhi in maniera così soffice e delicata. Perché disegnare proprio “copertine di libri” e, in particolar modo, qual è l’idea che hai sul web? Mentre tu Simone, quando è nata la passione di scrivere?

Gabriele: “Il libro quasi sempre è un insieme di lettere su pagine che inevitabilmente sono in bianco e nero. La copertina aiuta il lettore ad avere un primo impatto circa le emozioni che quelle lettere in fila andranno a suscitare! è vero che “il libro non si giudica dalla copertina” ma poi in fondo quanti di voi entrano in libreria e scelgono un libro che a primo impatto non suscita emozione?”

Simone: “La mia passione per la scrittura nasce da una sfida contro me stesso: quando leggevo un libro avevo spesso la problematica di dimenticarmi, con il passare del tempo, gli insegnamenti fondamentali che questo mi lasciava. Ho iniziato con delle piccole schede a segnare i punti fondamentali da ricordarmi, queste piano piano hanno assunto una sempre più maggiore forma libera. Oggi per me la scrittura è quel luogo in cui trovo una forma di necessaria esternazione di ciò che mi circonda. Quando una persona scrive è perché prova delle emozioni talmente tanto forti da aver bisogno di comunicarle al mondo. “

Quando avete visto la lampadina accendersi per questo progetto? Inoltre, avete progettato altri percorsi creativi? 

L’idea è nata poco dopo il primo lockdown dovuto al Covid, ad aprile del 2020. La primissima pubblicazione è stata il 2 aprile 2020 con “il giro del mondo in 80 giorni” di Verne, un libro che permetteva di vedere il mondo senza potersi muovere di casa. Ci sono tante implicazioni nella scelta di questo come primo libro che non vi elenco: vi basti pensare che il protagonista del libro non ha alcun interesse a vedere il mondo, no assolutamente no… vuole solo dimostrare di poter vincere una scommessa. Durante il lockdown ho trovato essenziale il messaggio di questo libro, quante volte siamo distratti dalle nostre scommesse o dalla nostra ottusità senza poter goderci il nostro mondo: che sia un viaggio, una lettura di un libro, un incontro con un amico. Ma sapete? Alla fine il protagonista del libro cambierà, perché quel viaggio troverà il modo di fare breccia nel suo cuore di pietra. Ecco perché ho scelto questo libro quando ero costretto tra le mura della mia casa. 

Viviamo in un mondo stracolmo di artisti che vogliono divulgare la propria arte, ma forse chissà quanti capiscono il suo valore, al di là delle proprie creazioni. Per voi cosa vuol dire disegnare, scrivere, insomma.. Voler creare un’opera?

Crediamo che creare un’opera risponde ad un senso di esigenza di voler comunicare un messaggio. Lo vediamo nei libri, lo vediamo nella storia e lo si sente dalle parole espresse da una persona. Un’opera è ciò che racchiude l’essenza di una o centomila persone, capace di metterti in discussione o di mettere in discussione una comunità di persone.  Creare un’opera è tutto questo e allo stesso tempo niente di tutto questo, a dare valore all’opera sono quei sensi che si scatenano e i brividi che si provano nella lettura, nel tatto, nel gusto e nell’animo. Creare un’opera vuol dire lasciare qualcosa di immutabile nella storia ma allo stesso tempo qualcosa che possa anche essere soggetta alla malleabilità del pensiero storico e che abbia sempre qualcosa da scatenare nei sensi e nel pensiero.

Concediamoci il lusso di “viaggiare al centro della terra” con Gabriele e Simone, che ci proiettano in maniera fantasiosa, dentro quelle storie che sono dentro di noi, nei libri più “grandi”. 

Seguite il loro profilo instagram: #side_book !

 

Written by: Francesca Aiello

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