Sei motori Boeing 747, due cabine di pilotaggio, 117 metri di apertura alare, due fusoliere, 72 metri di lunghezza e ben 500 tonnellate di peso. No, non sono le caratteristiche dell’ultimo modello fiammante di astronave di qualche affermata agenzia governativa spaziale, ma dell’aereo più grande del mondo, frutto di anni di lavoro e ora finalmente in fase di test.
Il jet, infatti, ha lasciato una manciata di ore fa l’aeroporto di Los Angeles per tentare il suo primo volo nei cieli della California: si è trattato di uno storico pilotaggio, se si pensa alla responsabilità che gli aviatori si sono trovati in mano, dovendo governare qualcosa di assolutamente nuovo, ingombrante e costoso.
Ma tutti gli studi condotti prima della fase test dagli esperti hanno dato i loro frutti: il volo della creazione della società statunitense Stratolaunch Systems, durato circa due ore e mezza, ha superato più che brillantemente l’obiettivo fissato, arrivando ad un’altitudine di 4,5 chilometri e raggiungendo senza problemi una velocità massima di 304 chilometri orari.
Visti i risultati, ci si aspetta che, molto presto, il titanico aereo entrerà a pieno regime nelle fila della NASA e di altre società private, dove si punta ad impiegarlo per trasportare in maniera più semplice ed economica i razzi vettori nell’orbita terrestre più bassa, che a loro volta libereranno in sicurezza nuovi satelliti.
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