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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”Rewrite The Stars” – The Greatest Showman
“Noi siamo l’incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all’autocoscienza. Abbiamo incominciato a comprendere la nostra origine: siamo materia stellare che medita sulle stelle.”
(Carl Sagan)
Ed è proprio meditando sulle stelle, come dice il sopracitato Carl Sagan, che è stato creato Uchuu.
Grazie a 100 terabyte – e questa è la versione leggera-, è possibile vedere l’intera storia del nostro universo, dal Big Bang ad oggi, in un cloud su skiesandunivers.org .
Direi che i centri di ricerca da Giappone, Spagna, Stati Uniti, Argentina, Australia, Cile, Francia e Italia hanno preso molto alla lettera le parole dell’astronomo (Sagan).
Non potete negare che sembri uno starnuto, ma in realtà la parola giapponese significa spazio esterno.
Sono servite 20 milioni di ore e tutti i 40200 processori del supercomputer più potente al mondo per gli studi astronomici, Aterui II.
Il risultato?
3 milioni di gigabyte di dati, che compongono la simulazione dell’universo più completa e dettagliata esistente.
Il fatto impressionante è che ci sono 2100 miliardi di particelle che si muovono secondo le leggi e gli algoritmi dell’intero cosmo e che, quindi, possiamo sbirciare in qualsiasi momento del tempo dall’origine a oggi.
Come avrete ben capito, Uchuu consiste in una delle più grandi risorse per gli astronomi, grazie ai suoi dettagli. Anche se quello che disse Asimov non è molto incoraggiante:
“In ogni secolo gli esseri umani hanno pensato di aver capito definitivamente l’Universo e, in ogni secolo, si è capito che avevano sbagliato. Da ciò segue che l’unica cosa certa che possiamo dire oggi sulle nostre attuali conoscenze è che sono sbagliate.”
(Isaac Asimov)
Vi siete mai chiesti com’era l’universo 5 milioni di anni fa? Ecco, adesso potete vederlo.
O potete vedere come è adesso.
Avete presente le stelle che vedete in cielo? –O che non vedete, perché vivete in città e l’inquinamento luminoso è qualcosa di assurdo-.
Quella luce che vedete, è una luce emessa milioni di anni fa, per cui in questo momento una stella potrebbe star esplodendo, ma noi non lo sapremo mai. Lo vedrà una generazione tantissimo lontano nel futuro.
O anche, avete presente che ci sono degli spazi bui nel cielo? Dove non ci sono stelle?
Quelli potrebbero essere punti in cui una stella c’è e brilla, ma sono talmente lontani che l’immagine che vediamo è quella precedente alla sua creazione.
“Guardate le stelle e non i vostri piedi. Provate a dare un senso a ciò che vedete, e chiedervi perché l’universo esiste. Siate curiosi.”
(Stephen Hawking)
Written by: Aurora Vendittelli
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