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la scuola sotto casa

today29 Maggio 2020

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Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Altrove – Eugenio in via di gioia”

Una professoressa 26enne di Faenza fa lezioni sotto casa dei suoi alunni con un camper ed una lavagna

Si chiama Giulia Zaffagnini, insegna all’istituto San Rocco di Faenza, in provincia di Ravenna, e da una sua idea la dirigente ha avviato il “Progetto scuola senza frontiere”.

Di cosa si tratta? Di portare la scuola a domicilio, grazie ad un camper, un Volkswagen Westfalia che ha un’età maggiore di Giulia ed è stato soprannominato “Jolly” dalla sua proprietaria, e ad una lavagna.

Dallo scorso settembre la professoressa segue infatti Kaltra, Modou, Sharif e Battista, quattro ragazzi tra gli 11 i 14 anni che frequentano la scuola secondaria di primo grado Bendandi, e che hanno avuto difficoltà a seguire la DAD, didattica a distanza.

Dunque si è accesa una luce nella professoressa per riuscire a coinvolgere i suoi studenti:

“La cosa principale che mi ha fatto scattare l’idea è stato che di solito in presenza, per spiegare una cosa, ci metto dieci minuti, mentre con la didattica online ci ho messo anche un’ora intera. Quindi principalmente tutto è nato dalla frustrazione, mia e dei ragazzi, data da un momento di emergenza come quello attuale. Quando uno è in difficoltà forse riesce a trovare delle soluzioni a queste difficoltà. Tutti gli insegnanti, secondo me, hanno avuto il loro ruolo in questo periodo e sorridendo a volte mi viene da dire quasi grazie a questa emergenza che mi ha dato modo di svilupparmi a livello creativo. I riscontri che ho avuto da parte loro sono stati molto positivi, perchè mi hanno detto di essere un po’ stanchi di ritrovarsi tante ore davanti al computer.”

Decisivo è stato inoltre l’appoggio della dirigente Marisa Tronconi, che sottolinea che questa non è l’unica iniziativa del progetto.

“Il diffuso desiderio di superare le distanze ha spinto molti docenti a ingegnarsi in nuove iniziative che potessero coinvolgere gli alunni nel rispetto delle regole. E tra le varie soluzioni trovate spicca quella di Giulia Zaffagnini, una nostra giovane insegnante di sostegno, già impegnata nel volontariato, che con la collega Laura si occupa di un laboratorio linguistico per alunni di origine straniera.”

Ciò che viene da dire è che quando la voglia di impegnarsi per gli altri incontra la creatività si ottengono belle iniziative come questa, e chissà che non sia l’inizio di un progetto più ampio.

Foto: corriereromagna.it

Written by: Leonardo Musio

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