Oggi mercoledì 11 dicembre Zerocalcare ha presentato al Brancaleone il suo nuovo libro La scuola di pizze in faccia del professor Calcare.
Il libro, edito da BAO Publishing, è la raccolta di materiali eterogenei già pubblicati (storie, racconti e reportage) e di altri inediti realizzati negli ultimi anni che non avevano ancora trovato una sistemazione compatta in un volume unico.
Il filo conduttore sul quale si muove abilmente Zerocalcare è l’equilibrio tra politica e temi disimpegnati all’interno della sua produzione.
Durante l’intervento, Zerocalcare spiega come dopo Kobane Calling i temi, all’inizio tenuti separati, si siano sempre più intersecati. Questo modus operandi ha prodotto non poche polemiche. L’incipit del libro infatti riporta:
Non so se è così con tutti i lavori o se è una particolarità di questo, ma io trovo incredibile che pure se sono uscito da scuola diciotto danni fa, pure se all’università sono durato tre mesi scarsi, io vivo circondato da gente che mi deve dare lezioni, una specie di sterminato corpo docenti che si sente in costante dovere di spiegarmi come si sta al mondo.
L’interesse di Zerocalcare non verte solo sulla politica, ma anche sulle recensioni, film e serie tv.
È quella che chiama la Sacra scuola dei Grilli Parlanti Pontificanti che si divide tra chi ha a cuore l’impegno sociale e chi ha a cuore la leggerezza, dalla quale il fumettista cerca di difendersi.
Il rapporto con il pubblico si fa complesso proprio per le etichette che gli vengono cucite adosso. Appellato spesso “artista generazionale” Zerocalcare rifugge da certi schemi, dato che il suo è un pubblico che va dai 12 ai 60 anni.
Al centro delle sue storie è raccontata una serie di inadeguatezze e il senso di insicurezza che si riflette su un pubblico molto più ampio di quello dei ragazzi, dato che l’inadeguatezza, declinata in forme diverse, si ripete nelle diverse fasi della vita.
Anche il titolo che rimanda alla violenza, quella delle “pizze in faccia”, è il filo conduttore delle tre parti del libro segnate dalla violenza come elemento di crescita, sia nel subirla che nell’esercitarla. Da qui la consapevolezza e la responsabilità del fatto che si può essere sia vittima che carnefice.
Zerocalcare parla infine dei suoi progetti futuri, tra i quali si prospetta l’uscita di un libro e di un cartone animato.
Un incontro per riflettere sulla forza del fumetto e la potenza immaginifica unita a quella testuale da un lato e la libertà d’espressione dall’altra. La libertà di parlare di tutto perché tante sono le sfaccettature della realtà e del soggetto.
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