Questo studio di concetto mostra quanto sia benefico per la salute degli amputati avere una protesi che lavora con impianti neurali per ripristinare il feedback sensoriale.
professor Micera
Il campo scientifico-tecnologico si arricchisce con una nuova scoperta: il gruppo di ricerca guidato dal Politecnico Federale di Zurigo ha appena progettato una protesi di alto livello, capace di far percepire alle persone che hanno subito amputazioni la superficie e i movimenti delle articolazioni del ginocchio.
Com’è possibile?
È semplice: l’esperimento è stato testato per tre mesi su due soggetti privi dell’arto inferiore. Agli interessati sono stati impiantati degli elettrodi nei residui dei nervi presenti nella coscia, collegati grazie a dei sensori della protesi. Il risultato, come affermato dal professor Micera è che:
Il paziente percepisce la protesi nel modo più naturale, quasi come fosse una parte del corpo.
Micera
Molti sono i benefici, tra cui l’assenza di dolore dovuto alla sindrome da arto fantasma ed un minor affaticamento e spreco di ossigeno nei movimenti. Si tratta dunque di una ricerca che aiuterà molto il campo medico-scientifico, rivoluzionando le vite delle persone prive di arti.
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