C’eravamo anche noi!
Dove? Ma naturalmente a “La pista di Pietro”, l’evento sportivo iniziato oggi e che proseguirà fino al 28 Settembre al Foro Italico in occasione della Settimana europea dello Sport, organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera con il contributo del Credito Sportivo, della Federazione Italiana di Atletica Leggera e della Vibram!
Ideata da Paolo Masini e da Nicolas Meletiou, datore del progetto esosport di ESO Società Benefit e in collaborazione con la moglie del campione olimpico Manuela Olivieri Mennea, “La pista di Pietro” non è altro che uno dei più grandi tra i moltissimi eventi Runfest organizzati in tutto il territorio italiano questa settimana.
L’iniziativa, volta a incoraggiare la partecipazione di tutti i cittadini europei a riscoprire e a prendere parte ad attività importanti e salutari quali quelle sportive, ha come secondo obiettivo il festeggiamento di un anniversario molto sentito nel mondo dello sport: il quarantennale del record mondiale segnato dall’italiano Pietro Mennea sui 200 metri, il quale proprio alle Olimpiadi di Mosca del 1980 riuscì a coprire questa distanza in soli 19,72 secondi di tempo.
Uno degli aspetti più significativi della manifestazione sportiva sta nel suo forte e concreto legame con l’ecosostenibilità, come dimostra il cosiddetto “ecosport run”: basti pensare che quella stessa pista rimovibile a tre corsie lunga 60 metri che in questa settimana verrà calcata da centinaia di atleti è stata ottenuta riciclando scarpe sportive esauste, andando così a rappresentare il perfetto anello di congiunzione tra i benefici per la salute e il benessere psico-fisico del movimento e quelli ottenuti adottando uno stile di vita che vada a impattare il meno possibile con l’ambiente, la pista da corsa più grande e preziosa che abbiamo.
Per rendere ancora più chiaro il messaggio “Se vuoi diventare grande corri”, la pista messa a disposizione degli studenti di ogni ordine e grado è stata dotata di luci a LED, in modo da riprodurre la velocità sostenuta da Pietro Mennea nel 1976 quando il corridore riuscì a coprire la distanza in soli 6,68 secondi: un modo semplice e divertente per comprendere quanta abnegazione, sforzo e sacrificio richieda diventare una persona straordinaria. Ovviamente, ad attendere ogni giovane atleta alla fine del traguardo ci sarà sempre un attestato, firmato dalla moglie del campione olimpico, che riporti il tempo segnato da ciascuno.
Ma uno degli elementi simbolici più significativi dell’evento è rappresentato dal contributo di Manuela Olivieri Mennea, la quale ha donato alla campagna le scarpe da corsa del marito, quasi a voler testimoniare il coronamento di un sogno che era anche, e soprattutto, un desiderio di Pietro Mennea, quello di trasmettere alle persone il valore dello sport.
Le scarpe di Pietro sono il lievito madre di questo progetto che mira poi a diffondersi a partire dai luoghi della formazione.
Paolo Masini
Questo il commento di Paolo Masini, ben consapevole delle forze che muovono l’intera iniziativa, che proprio in queste ore sta rimbalzando sui social attraverso l’hashtag #beactive.
Per immergervi ancora di più nell’atmosfera di questa prima giornata vi rimandiamo ai podcast delle interviste a cui abbiamo sottoposto alcuni dei grandi nomi alla base de “La pista di Pietro” (nello specifico: Paolo Masini, Nicolas Meletiou, Manuela Olivieri Mennea, Claudia De Stefanis, responsabile della comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Francesco Castiglione, coordinatore logistico della FIDAL, Alfio Giomi, presidente della FIDAL, Fabiana Rossomando, hostess dell’evento e Antonino Mancuso, coordinatore regionale del Servizio di Educazione Motoria Fisica e Sportiva USR Lazio) e vi esortiamo ad andare a vedere gli scatti dell’evento sulle nostre pagine social!
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