“Se è gratis, la merce sei tu”.
Più risulta ripetitiva e stancante questa espressione già sentita e risentita nell’era dei big data, più bisogna ammettere quanto sia in realtà efficace per descrivere essenzialmente come gira il mondo digitale nel contemporaneo. Giunge a questo proposito dalla TFL (Transport For London) una notizia destinata ad andarsi a sommare ai temi di dibattito intorno al discorso privacy: a partire dal prossimo 8 Luglio la metropolitana della città britannica terrà traccia di tutti gli spostamenti dei fruitori della rete Wi-Fi del mezzo pubblico, che con i suoi 260 punti di connessione innerva tutto l’ambiente underground.
La società ha affermato che l’obiettivo di questa decisione sarà quello di evitare sovraffollamenti delle linee sotterranee di Londra attraverso il monitoraggio degli spostamenti di pendolari, passanti e turisti, arrivando così a prevedere i flussi di movimento delle persone in determinate fasce orarie e fermate. Non si esclude inoltre la possibilità futura di un’applicazione che fornisca in tempo reale informazioni di questo tipo ai fruitori della metro. Il tracciamento, operato dalla TFL stessa, avverrà tramite l’indirizzo MAC che riceveranno tutti gli smartphone al momento della connessione alla rete.
Nonostante i dubbi sollevati da alcuni circa la trasparenza di tale accumulo di dati sensibili, la società ha rassicurato che ogni informazione raccolta attraverso questo sistema verrà resa in maniera automatica anonima.
È davvero necessario tutto questo? Pensate esistano altre soluzioni per migliorare l’efficienza di un servizio pubblico? Diteci la vostra!
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