Soundtrack da ascoltare durante la lettura: In The End (Demo) – Linkin Park
Oggi, 24 ottobre, compie 20 anni l’album Hybryd Theory dei Linkin Park, fra Metal, Hard Rock e Hip Hop.
I Linkin Park hanno sempre fatto fatica a essere incasellati in un genere: metal, rap, elettronica, ogni etichetta era stretta. Hybrid Theory ha un successo tale da catapultarli immediatamente tra i grandi nomi della musica moderna. Complice un sound mirato, figlio dell’aggressività grunge anni 90 e al tempo stesso proiettato verso il futuro, ad oggi ha venduto 27 milioni di copie.
Il significato della copertina
La copertina venne disegnata da Mike Shinoda, rapper e “vero frontman” della band per Chester Bennington. Il soldato con le ali di libellula è uno dei primi simboli della band, che coniuga il carattere ibrido del loro sound: l’aggressività del metal e dell’hard rock e la leggerezza dell’hip-hop. Nessuno prima di loro era riuscito ad amalgamare l’eredità degli anni 90 in modo così solido e mirato.
La riedizione per i 20 anni del disco
La pandemia ha tolto tanto soprattuto agli appassionati di musica: i concerti rimandati o cancellati si sprecano. Probabilmente però la conferenza stampa per il ventennale di Hybrid Theory non avrebbe avuto l’impatto globale che ha avuto. È stata una conferenza internazionale in diretta streaming, a simboleggiare che la musica non ha confini.
Questo 9 ottobre è uscita l’imponente riedizione dell’album del 2000: è un vero e proprio sguardo nel processo creativo di una band agli esordi. Spiccano su tutte le b-side che non sono riuscite ad entrare nell’album finale perché non funzionavano musicalmente nell’insieme delle tracce originali. Dedicated, nata prima dell’entrata di Chester, è un pezzo Rap Rock prende a piene mani dall’eredità dei Deftones e i Rage Against The Machine. Il missaggio della canzone suggerisce che il pezzo era già piuttosto avanti nella produzione. Sarà stato rimosso all’ultimo perché probabilmente l’unione della voce di Chester al rap di Mike era più convincente.
Un viaggio alle origini
Nel cofanetto oltre all’album e ai remix di Reanimation è presente anche il primo EP della band quando ancora si chiamava Xero. Un disco che suona quanto mai nostalgico, anche perché è la prima produzione dei Linkin Park dopo la scomparsa di Chester Bennington. Joe Han racconta:“Hybrid Theory è stato non solo l’inizio della nostra carriera, ma del nostro viaggio. Dopo questo progetto abbiamo iniziato ad avere qualcosa di veramente nostro, come un van un ingegnere del suono e un tour manager. Abbiamo imparato ad apprezzare i fan e a crescere con loro, diventando sempre più creativi”.
Un viaggio a ritroso nel tempo per riscoprire le loro origini, nella speranza di costruire un futuro solido anche se diverso da quello immaginato. Ma i Linkin Park stanno percorrendo una strada già battuta: non sono i primi a perdere il frontman della band. Starà a loro decidere se seguire la rinascita come gli AC/DC oppure sciogliersi definitivamente come i Nirvana.
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