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Arte

La Grande Mela s’inchina a Lou Reed

today9 Giugno 2022

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Walk on the wild side” – Lou Reed

Apre oggi a New York la prima mostra basata sull’archivio di Lou Reed. Si chiama Lou Reed: Caught Between the Twister Stars e si terrà al Lincoln Center.

Oggi è il gran giorno, si apre una mostra mai vista prima con tutto il materiale acquisito dalla New York Public Library dopo che la moglie Laurie Anderson ha deciso di condividerlo con un’istituzione che potesse conservarlo e mostrarlo. Gran bel gesto!

Si intitola Lou Reed: Caught Between the Twisted Stars, aprirà oggi 9 giugno alla Library for the Performing Arts al Lincoln Center.

Lou Reed

Un archivio per intenditori

L’archivio originale di cui vi parlavo contiene autentiche meraviglie. Una collezione infinita di immagini fotografiche, appunti e… udite udite, più di 600 ore di registrazioni. Ovviamente la mostra al Lincoln Center esporrà solo una piccola campionatura di tutto questo, ma basterà a farci fare un viaggio immersivo nell’arte pura di Lou Reed. 

Registrazioni speciali

Tra queste registrazioni ne spicca in particolar modo una in cui l’artista recita il testo di Romeo Had Juliette dal suo album del 1989 New York.

So che ve lo state domandando. La risposta è “si, sono previsti reperti dello storico periodo con i Velvet Underground”. Ma potremo ammirare anche ricordi del suo lavoro da solista e le sue poesie. 

Una vera e propria “experience”

Lou Reed

Lungo il percorso vivremo poi qualcosa di speciale in una particolare area, pensata proprio per toccare le corde più intime delle nostre emozioni.

Lou Reed, si sa, ha saputo sempre sorprendere. Rimarremo quindi estasiati entrando in una vera e propria stanza d’ascolto che ci introdurrà alla musica da meditazione che lui stesso compose quando praticava il tai chi. Non mancherà anche un momento per concedersi l’ascolto di una versione totalmente immersiva di Metal Machine Music del 1975.

Per i più esigenti

Per i fan più curiosi ci sarà un angolo a tratti “frivolo” e a tratti golosissimo. Infatti si entrerà nel Reed personale. Pescando fra i suoi ricordi e dalla sua collezione di dischi, sono stati scelti vari 45 giri che acquistò il musicista degli artisti e dei brani da lui più amati in gioventù. E poi ancora scatole con registrazioni di nastri dei Velvet Underground e persino delle ricevute per l’acquisto di alcuni caffè o di un collare chiodato che quasi certamente Reed -come scrive il New York Times- indossò per la copertina del suo album dal vivo Rock ‘n’ Roll Animal (1974).

Insomma, un Lou Reed a tutto tondo che si svela stanza dopo stanza, senza fronzoli e in modo diretto, in questa mostra esclusiva che promette già bene prima di iniziare.

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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