Sono passati 90 anni dal giorno in cui un operaio inventò casualmente la gommapiuma: era il 1929 quando la fabbrica Dunlop Latex Development Laboratories di Birmingham studiava dei modi alternativi per impiegare la gomma di caucciù. Poi, per caso, in un giorno come tanti, fu il momento della fatidica scoperta: l’operaio Murphy decise di montare la gomma di lattice con il mixer da cucina, ottenendo come risultato una schiuma che chiamò Dunlopillo.
Al principio la scoperta non destò molto stupore, ma la situazione si ribaltò quando gli operai si resero conto delle proprietà di ammortizzazione e mantenimento della forma di tale materiale. Solo dopo 5 anni i lavoratori riuscirono a capire come utilizzare al meglio l’invenzione.
Come si ottiene la gommapiuma?
Si parte dal lattice, quale viene fatto gonfiare a contatto con acqua e CO2 fino a creare una schiuma densa. Successivamente il composto ottenuto viene riscaldato in modo da formare lunghe catene molecolari con forti legami, dando così alla gomma la proprietà di riacquistare la forma iniziale.
Oggigiorno le gomme vengono create con materiali sintetici come il poliuretano, un composto che una volta in disuso non è riciclabile, pertanto dei team di ricerca stanno studiando delle opzioni sostenibili. Tra questi gruppi si è distinto il progetto dell’Università del Minnesota, che pensa di far fronte a tale problematica con una gommapiuma realizzata attraverso materiali derivanti dallo zucchero.
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