Proteggere le specie: non un gesto nobile, ma un dovere di tutti
Con questo Lunedì di Pasquetta 2019 non bisogna solo pasteggiare insieme ai propri cari a suon di braciole e delle rimanenze di cioccolata e colombe pasquali del giorno prima, ma si deve dedicare un pensiero speciale ad un’altra ricorrenza altrettanto degna di nota: la Giornata della Terra, istituita per la prima volta nel lontano 1970.
Come da tradizione, il 22 Aprile si festeggia il nostro pianeta in tutte le sue sfaccettature: non un semplice agglomerato quasi perfettamente sferico come ce ne sono tanti nell’Universo, ma un luogo prezioso e unico nel suo genere, culla di un incalcolabile quantitativo di creature viventi che rappresentano l’una la ragione di vita dell’altra, in un indissolubile legame che unisce ogni tipo di organismo, dal più semplice al più complesso. Sembrerebbe uno scenario idilliaco, il più bello dei racconti.
Poi ci siamo noi.
Come in ogni favola che si rispetti, la condizione di iniziale armonia viene bruscamente infranta dall’intervento di una figura negativa: l’avido, egoista, incontrollabile uomo. Ma questo controverso personaggio presenta una peculiarità che lo distingue da tutti gli altri antagonisti a cui siamo abituati: l’essere umano condensa in sé eroe e antieroe, il responsabile della definitiva scomparsa di sempre più specie a rischio a causa del proprio operato e colui che possiede la chiave per porre fine a questa sesta estinzione di massa. La Giornata della Terra ha proprio lo scopo di ricordare a ciascun individuo di questa seconda metà del nostro essere, vuole pertanto rappresentare un invito non solo a celebrare il pianeta su cui viviamo, ma ad agire attivamente per aiutare gli animali. Come?
Attraverso la sensibilizzazione globale al tema, troppo spesso preso sottogamba o approfondito da fonti inattendibili che non fanno che peggiorare la situazione, l’impegno politico a rendere prioritario l’impiego di risorse e regolamentazioni che preservino interi habitat e singole specie a rischio, ma soprattutto quelle piccole azioni quotidiane come riciclare e consumare alimenti a chilometro zero che, se ognuno di noi si impegnasse ad eseguire, potrebbero fare davvero la differenza.
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