Durante la lettura si consiglia l’ascolto di: “Comfortably Numb – Pink Floyd”
Complessa, sfidante, alle volte poco collaborativa, la matematica è in realtà fondamentale nella nostra percezione del mondo e nel nostro modo di ragionare, ma non solo: come dimostra un recente studio condotto da un team di ricerca dell’Università statale americana di San Diego e dell’Università britannica di York pubblicato sulla rivista Nature Communications, questa vasta branca del sapere è essenziale anche per comprendere alcuni dei segreti della nostra biologia.
Nello specifico, è avvalendosi della geometria, questo insospettabile ramo della matematica dedito allo studio delle figure, che si è rivelato possibile svelare alcuni dei segreti alla base del funzionamento di complessi virus quali l’herpes e la Zika. Le proteine che costituiscono questi agenti patogeni, infatti, sembrerebbero possedere la peculiarità di organizzarsi secondo i criteri di precise forme geometriche tridimensionali per andare a formare il rivestimento esterno della loro struttura, avente la funzione di proteggere il materiale genetico (capside), quasi come se si trattasse di 3D puzzle biologici. Come precisa Antoni Luque, coordinatore dello studio:
Abbiamo scoperto sei nuovi modi in cui le proteine si possono organizzare per formare una struttura a 20 facce, l’icosaedro, tra le più comuni nei virus. Le sole immagini al microscopio elettronico non sono sufficienti ad avere una buona classificazione dei virus, occorre anche una descrizione matematica della loro architettura. La corretta classificazione e geometria di un virus è, infatti, importante perché ci dà informazioni anche sul modo in cui infetta le cellule di un organismo ospite.
Antoni Luque
La scoperta potrebbe rappresentare un determinante aiuto sulla strategia da adottare per combattere questo genere di minacce: conoscendo il modo in cui le suddette proteine si raggruppano, si potrebbe lavorare sulla maniera di stimolare lo sfaldamento di tali strutture tridimensionali.
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