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Musica

La gara dei Pink Floyd e il “doppio gioco” di Bob Dylan

today21 Maggio 2022

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Confortably Numb” – Pink Floyd

È in corso un accordo astronomico con cifre da capogiro per aggiudicarsi il catalogo musicale dei Pink Floyd.

pink floydIncredibile, ma vero, come nelle migliori sceneggiature di un grande film, si fronteggiano due antagonisti nella corsa per aggiudicarsi un ambitissimo catalogo musicale, quello dei leggendari Pink Floyd.

I “concorrenti” in gara

Bmg e Warner Music sono sul piede di “guerra” in una lotta testa a testa per arrivare primi. Il Financial Times parla di cifre stellari, per ora il progetto di vendita, in fase ancora iniziale, prevede un’offerta di 500 milioni di dollari per i diritti di autore e i diritti di registrazione.

In che senso?

Già, perché esistono di norma, due tipi di diritti di cessione. Quello sui testi e quello sulla musica incisa. Ed, nel caso dei Pink Floyd, si tratterebbe di entrambi. Ecco spiegata la portata incredibile dell’operazione. Anche perché, onestamente, esiste un catalogo tanto potente quanto il loro? 

Se così davvero fosse si tratterebbe del maggior accordo siglato negli ultimi anni. Secondo solo alla vendita della musica di Bruce Springsteen, ceduta per 550 milioni di dollari. Certo è che ancora non sappiamo se Roger Waters, David Gilmour & Co. accetteranno l’accordo, quindi la cifra potrebbe addirittura aumentare.

Ma cosa rende Springsteen più “redditizio” dei Pink Floyd? E’ presto detto ed è soltanto una questione commerciale. Il catalogo del Boss è stato ceduto nel dicembre 2021, quando la situazione economica era diversa da ora. I tassi di interesse attuali sono aumentati e non di poco. Senza considerare che l’economia in generale risente della brusca frenata dovuta alla guerra in Ucraina.

Il “doppio gioco” di Bob Dylan

Poco tempo fa vi raccontammo della stessa mossa commerciale fatta da Bob Dylan, che, però, ha giocato su due livelli diversi. Ha venduto alla Universal i diritti sui testi di tutte le sue canzoni per la cifra di 300 milioni di dollari, mentre i diritti della musica registrata li ha ceduti alla rivale, la Sony.

Non domandatevi se alla Universa sia convenuto aggiudicarsi “solo” i suoi testi, invece dei brani musicali. Ricordiamoci che a Bob Dylan nel 2016 è stato consegnato il premio Nobel per la letteratura. Quei testi valgono oro!

Tutti vendono la loro musica?

Ne abbiamo parlato spesso anche nelle nostre dirette radiofoniche, questo trend che diventa sempre più frequente ci lascia un po’ sorpresi e dubbiosi. Come mai sempre più big della musica vendono i diritti dei loro capolavori cedendo intere discografie?

Il mercato musicale ha subìto grossi cambiamenti negli ultimi anni. Lo streaming vince su tutto ed ha cambiato un po’ le regole sui tassi d’interesse dei diritti d’autore. Sempre più grosse aziende hanno fiutato l’affare crescente e si stanno lanciando sulla musica dei grandi big del passato grazie anche al fatto che le piattaforme digitali –Spotify ed Apple Music- contribuiscono a rilanciare brani vintage. Insomma, il giro d’affari è altissimo, è chiaro che ci si tuffi su una torta così succulenta.

Ma per ora restate connessi, ne sapremo presto di più!

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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