Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Ambient 1: Music for Airports – Brian Eno”
Seicento sono gli anni dall’inizio della costruzione di una delle opere in muratura più alte e misteriose del mondo: la cupola di Santa Maria del Fiore di Firenze.
La sua costruzione fu commissionata a Filippo Brunelleschi il 16 aprile 1420 ed il 7 agosto dello stesso anno ne iniziò la costruzione che durò sedici lunghi anni.
L’impresa aveva numerose avversità da affrontare che portarono grandi studi da parte del maestro: innanzitutto Brunelleschi doveva conformare lo stile della cupola a quello gotico della chiesa, probabilmente la cosa più semplice, dopodiché si dovette confrontare con l’impossibilità di utilizzare impalcature in legno che sostenessero l’opera durante la costruzione, e con la base a ottagono irregolare.
Le tecniche che ideò Brunelleschi per la realizzazione di tale costruzione sono ancora oggi ignote, anche perché non poteva basarsi sulle conoscenze architettoniche romane, andate perdute; difatti, si basò su un sistema di corde molto complesso. Il risultato fu una cupola autoportante, costituita da due calotte, una interna ripartita da sedici costoloni in marmo bianco ed una esterna divisa da sei. Il sistema di corde probabilmente diceva dove posizionare ogni singolo mattone, disposti a spina di pesce nella cupola interna, tanto che si alzava di soli trenta centimetri al mese.
Il genio dell’artista si riscontrava anche in piccole sottigliezze quali un sistema di “catering” che portava il pranzo agli operai in cima all’opera in costruzione così da ottimizzare i tempi di lavoro.
Il risultato del lavoro fu la cupola perfettamente intatta che possiamo ammirare ancora oggi, nonostante il tempo trascorso, indipendentemente da tutte le persone che la attraversano per visitare la lanterna che la sormonta e godersi lo skyline di Firenze.
Incredibili, vero, le opere meravigliose che l’essere umano può creare?
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