Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Left Right Left – Charlie Puth”
Fate confusione tra destra e sinistra?
Uno studio svolto tra gli anni ’70 e ’90 ha dimostrato che circa il 20% della popolazione presenta difficoltà nel distinguere tra destra e sinistra. Questa distinzione è considerata un complesso processo neurologico, che implica la capacità di integrare informazioni visive, spaziali, linguistiche e mnemoniche. Il riconoscimento tra destra e sinistra è più difficile quando viene richiesto di compiere velocemente un’azione. Pur conoscendo la differenza tra le due direzioni, il cervello ha bisogno di maggior tempo per elaborare l’informazione ricevuta, ma soprattutto necessita di concentrazione.
Nella maggior parte dei casi, questa confusione reca poco danno, ma in lavori dove è richiesta l’assoluta precisione, come nel caso della chirurgia, può essere un vero disastro. Stando ad alcune statistiche si è appurato che ogni 113 mila interventi ve n’è almeno uno che viene effettuato in maniera erronea. Proprio per questo è stato condotto uno studio da parte di alcuni ricercatori del Royal Victoria Hospital di Belfast. I medici hanno esaminato oltre 230 studenti di medicina, nello specifico hanno analizzato i fattori esterni, che contribuiscono alla confusione tra destra e sinistra, tra cui distrazioni uditive e cognitive.
Il neurologo Sheldon Mark Wolf, nel 1973, in seguito ad uno studio ha potuto appurare che il 17,5% della popolazione femminile confonde maggiormente le direzioni. Questa problematica la si imputa al funzionamento del cervello. Infatti, come spiegato dalla professoressa di psicologia Anna Ogliari:
I due emisferi del cervello, destro e sinistro, non sono perfettamente simmetrici, dal momento che, nel corso dell’evoluzione è risultata più vantaggiosa una differenziazione. L’emisfero sinistro, più sviluppato negli uomini, è quello razionale, pratico, logico, lineare analitico e matematico; l’emisfero destro, più sviluppato nelle donne, è quello emotivo, creativo, immaginativo, intuitivo.
Anna Ogliari
Per far fronte a questa confusione, esistono diversi metodi:
per esempio ricordarsi la mano con cui
si scrive oppure dove si trova il cuore.
Pronti ad alzare la mano corretta?
Post comments (0)