Purtroppo per le persone invalide la vita di tutti i giorni può diventare davvero un incubo, ma per fortuna spesso la solidarietà delle persone riesce a porre rimedio a determinati problemi di salute. È quello che è successo ad una ragazzina non vedente a Leno, nel bresciano, che sulla sua via ha incontrato un compagno di scuola che le ha “ridato la vista”.
Si perché Loris Esposito, studente 14enne del primo anno di Liceo, rimase talmente colpito dalla condizione della compagna di classe che decise di costruire una cintura con dei sensori ad ultrasuoni che potessero riconoscere gli oggetti presenti nell’ambiente, permettendo così alla studentessa di percepire il mondo circostante.
La creazione, oltre ad essere un bellissimo gesto di amicizia, ha convinto anche i giudici del concorso Coolest Project del Politecnico di Milano, che hanno deciso di premiare Loris e di mandarlo a Dublino per presentare il suo progetto a una commissione di esperti che potrebbe aiutarlo a migliorare il suo brevetto, e magari ad iniziare una produzione.
Sono state le parole di un’insegnante ad ispirare l’operato di Loris, come lui stesso riferisce:
In classe c’era un’insegnante di sostegno che ci ha fatto capire molte cose. Faceva sentire noi ragazzi come persone con una missione: aiutare chi è più sfortunato di noi. Una cosa che mi è rimasta dentro.
Adesso il ragazzo guarda già al futuro: sogna di diventare un ingegnere aerospaziale, vorrebbe rendere il dispositivo più piccolo, così da creare una cavigliera che vibri quando rileva un gradino.
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