Durante la lettura si
consiglia l’ascolto del brano: “Beautiful – Christina Aguilera”
Vista sempre con occhi diversi, la bellezza è un concetto difficile da decifrare, ma non per questo meno affascinante. La scienza negli ultimi tempi, sta cercando di risolvere questo grande punto interrogativo, ma soprattutto di comprendere il motivo per cui la bellezza ci rende felici. In questo arduo compito, si sta cimentando il neuroscienziato Anjan Chatterjee. Secondo lo studioso, per dipanare questo dilemma, bisogna innanzitutto far luce sulla natura del concetto di bellezza, in particolare se si tratta di una qualità oggettiva o meramente estetica.
Due fattori di difficile comprensione, in quanto dipendono in buona parte dal gusto della società. Come esempio, possiamo porre i canoni di bellezza, presi in considerazione dalle ricche nobildonne italiane del 1500, che solevano rasarsi l’attaccatura dei capelli per avere una fronte alta e spaziosa. Contrariamente in Giappone, in età medievale, tra le donne era di moda l’ohaguro, ovvero tingersi i denti con un composto di colore nero. Sebbene vi siano stati dei cambiamenti culturali e non, nel passare dei secoli, i ricercatori hanno individuato delle qualità che rendono possibile la misurazione della bellezza. È stato dimostrato che le forme presenti in natura, sono quelle più gradite all’uomo, come: le spirali dei gusci di lumaca, le venature delle foglie e le corolle dei fiori. A questi elementi si aggiunge la simmetria, come ad esempio, la preferenza verso una tipologia di viso. Per quale motivo siamo attratti dalla bellezza?
Secondo il filosofo Alexander Nehamas, l’uomo è rapito dalla bellezza, in quanto è garanzia di felicità futura, anche se la sua ricerca può portare alla miseria. Grazie alle neuroscienze è stato possibile scoprire che la bellezza è in grado di attivare il meccanismo attribuito alla ricompensa, quest’ultimo infatti rende l’individuo radioso.
Voi che ne pensate, la bellezza rende veramente felici?
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