Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Come as you are”- Kurt Cobain
Lui sapeva come “bruciare di parole grunge, senza spegnersi mai davvero.”
Voicebookradio.com, nel giorno della sua scomparsa, dà memoria ad un grande songwriter, Kurt Cobain, icona del grunge degli anni ’90.
Una non vita e una non morte
Ci troviamo agli sgoccioli degli anni ’80 ed incalzano i ’90. Scalpitano alcuni movimenti musicali che stravolgono l’ormai inossidabile Rock. Il grunge è uno di questi.
Un giovane ragazzo dal viso d’angelo e di nome Kurt Cobain, rovescia nella musica la sua vita alienante. Una vita di cui sopporta ogni tipo di malessere.
Prima fra tutti la sensazione costante di sentirsi estraneo al mondo che lo circonda, dove in fondo era capitato e nessuno glielo aveva mai chiesto.
A tal punto che trova sfogo nella scrittura e comincia a comporre, trovando una scappatoia concreta e diretta.
Quando immagino Kurt Cobain, lo vivo così: sporco di solitudine, alienazione e sofferenza, ma tremendamente no sensical nei suoi testi.
“Il più delle volte canto dallo stomaco, proprio dove ha origine il mio dolore.”
In quella città del nordovest fredda, grigia e depressa, in quello stato di Washington dove David Lynch ha ambientato l’inquietante Twin Peaks, nasce qualcosa diverso. Un suono che in fondo ha un sapore quasi antico, ma completamente nuovo: i Nirvana.
Quando te ne vai, non puoi più tornare?
Un’esistenza basata su quell’attesa vana, aspettando Godot. Una preghiera che continua a percuotere l’animo di Kurt.
Questo qualcosa arriverà mai? L’attesa spezza l’equilibrio armonico della sua vita che trova nella musica la sua unica salvezza.
“In in tour, in qualsiasi momento. Sperando che la musica parli da sola.“
Kurt Cobain non ha molta fiducia di sé a tal punto che non avrebbe mai immaginato di diventare una rockstar di successo, portando in alto il nome dei Nirvana.

Poi arriva la svolta che vede come protagonista la sue parole strazianti e il suo grunge tutto da vivere in pellicola. Quentin Tarantino, vuole a tutti costi che le sue canzoni facciano da sfondo ad uno sei più grandi successi Le iene.
“Credo che alcuni aspetti del cinema indipendente, in particolar modo dei miei film, coincidano con la scena grunge. Ed è così: il pubblico era stanco della musica e del cinema degli anni ’80, e così noi abbiamo rivoluzionato il tutto.”
Cobain non ha mai preteso di avere nelle mani la soluzione ai problemi della società che cantava. Si era solo creato la possibilità di dar voce a ciò che si viveva in quegli anni scadenti a Seattle.
Gli viene poi proposto di interpretare Lance in Pulp Fiction, ma decide di rifiutarlo, continuando ad avere però sempre grande stima per Tarantino. Tutti i Nirvana apprezzano così tanto il film Le Iene, che decidono di inserire il nome del registra tra i ringraziamenti dell’album In Utero.
Quando te ne vai, puoi tornare
Eppure c’era qualcosa di più grande in lui, qualcosa che lo schiacciava, qualcosa che non metteva del tutto in moto la sua vita. Ma, nonostante questo, Kurt resiste ancora nel tempo.
Proprio come succede In Utero. Proprio come nel paese delle meraviglie. Cercare di non annaspare, nascondersi, nutrirsi, essere vivo, ma estranearsi da tutto quello che c’è fuori.
Così come solo Kurt Cobain sa fare.
Nirvana – Come As You Are – YouTube
Post comments (0)