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Arte

Jorit porta De André a Napoli

today12 Giugno 2022

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Don Raffaè” – Fabrizio De Andé

A Napoli è in lavorazione il grande murale di Jorit dedicato a Fabrizio De André in uno dei nuovi edifici costruiti al posto delle Vele abbattute si Scampia.

“Scampia è l’esempio di un quartiere popolato dalla gente che Fabrizio ha amato e ha sempre cantato e se è riuscito a esprimersi in un certo modo lo deve alle persone che vivono qui, ha attinto tantissimo”. – Dori Ghezzi

jorit
Fabrizio De André

La vedova di Fabrizio De André racconta l’amore di De André per il capoluogo partenopeo e lo fa in occasione della lavorazione della nuova opera di Jorit. Siamo a Scampia, il noto quartiere periferico napoletano in cui è iniziato il processo di riqualificazione che ha portato ad abbattere una delle Vele. Al suo posto stanno nascendo nuovi edifici e, su uno di questi, è stato chiamato l’artista napoletano Jorit per omaggiare l’immenso poeta.

Ma che c’entra De André, che è genovese, con Napoli?

“Lui ha vissuto a Napoli per un periodo, ha amato Napoli e la Campania ed è stato molto amato qui, per quello che ha detto e per come lo ha detto”. – Dori Ghezzi

jorit
Dostoevskij

Lo street artist Jorit è ormai un habituée dei quartieri di frontiera e si è sempre speso, ovunque sia stato chiamato, per dare il suo apporto alla riqualificazione degli stessi. Proprio nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato del meraviglioso murale realizzato nella periferia di Crotone e dedicato a Rino Gaetano. Potete rileggere tutte le informazioni cliccando qui. 

Non dimentichiamo che Jorit è apprezzatissimo anche all’estero, Putin, per esempio, ha speso ottime parole per il suo ritratto di Dostoevskij. L’artista sottolinea, se mai ce ne fosse bisogno, l’importanza della valorizzazione delle periferie. Ma non sono semplici frasi fatte, parla per esperienza personale.

In che senso?

Rino Gaetano

“Rino Gaetano (protagonista di un suo murale appena inaugurato a Crotone – ndr) e Fabrizio De Andrè sono legati da un filo rosso di artisti impegnati, che non avevano paura di schierarsi e dire quello che pensavano. Nelle periferie italiane si parla di riscatto e di speranza e dipingere i loro volti nel quartiere Trecento Alloggi a Crotone e a Scampia a Napoli vuol dire farlo in luoghi perfetti”. – Jorit

Le sue creazioni sono gesti d’arte, ma anche autentici messaggi forti. Lanciati anche alle autorità o a chi può fare davvero qualcosa di concreto per riqualificare partendo dalle fondamenta.

“Il murale non cambia nulla: può accendere un faro, può arricchire le coscienze delle persone. Ma nella sostanza non cambia nulla, qui ci vuole un forte intervento delle istituzioni a livello locale ma soprattutto a livello nazionale”. – Jorit

jorit
Jorit

Voce di periferia

Jorit è nato a Quarto, nella provincia interna di Napoli, ora vive nel quartiere periferico partenopeo di Barra, quindi parla con cognizione di causa. E sottolinea il disagio forte che accomuna tutte le periferie italiane ponendole sulla stessa linea di confine. Quella che viene raccontata, ma che riceve ben poco di pratico. Quella a cui viene promesso molto, ma che nel tempo cambia di un nonnulla. Le sue parole, quindi, suonano ancora più forti e il suo impegno artistico acquisisce un valore ancor più consapevole ed efficace.

“Sono a contatto sin da bambino con i problemi delle periferie che vivono l’abbandono. In questi anni miglioramenti sostanziali non ne ho visti, vedo le stesse problematiche di prima che si risolvono con il lavoro, il diritto ad abitare e dare anche una speranza alle persone. Forse qualche passo avanti c’è stato come umanità, ma interventi strutturali nelle periferie no”.  – Jorit

Il binomio Jorit-De André avrà un impatto sicuramente importante. Perché Faber lo abbiamo amato tutti, anche per il modo sensibile e realistico di raccontare gli ultimi. Quelli che vivono nelle periferie vere… quelle della vita.

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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