Il 9 ottobre 1940 nasceva John Lennon.
La sua infanzia è segnata clamorosamente dal divorzio dei genitori, Alfred Lennon e Julia Stanley.
Il padre parte per la Nuova Zelanda e John rimane con la madre, che intanto segue invano il sogno di una famiglia stabile.
In seguito alla relazione con un soldato, ha un’altra figlia, Victoria Elizabeth (1945), che viene data in adozione. Poi la donna si crea una nuova famiglia con John Dykins, da cui avrà Julia Dykins (1947) e Jacqueline Dykins (1949).
Nel libro “Io e mio fratello John Lennon” la sorellastra, Julia Dykins, rivela:
L’errore più diffuso è l’idea che nostra madre – mia, di John Lennon e di altre due sorelle fosse una donna irresponsabile, felice di liberarsi dei primi due figli, avuti da padri diversi, scaricando il piccolo John a sua sorella Mimi e cedendo la secondogenita in adozione, per convivere allegramente con un terzo uomo, da cui poi saremmo nate io e Jackie.
Dal 1946 infatti sono lo zio George e la zia materna, Mary Elizabeth “Mimi” Smith, ad accudire il piccolo John, che solo grazie agli assistenti sociali era riuscita a sottrarlo alla sorella Julia.
Da adolescente scopre che la madre abita a pochi passi da casa sua e spesso non va a scuola per stare con lei, con la quale passa il tempo dipingendo, cantando, suonando il banjo, l’ukulele, il pianoforte, la fisarmonica.
I rapporti con i compagni sono complessi. Spiega lo stesso John: “ero aggressivo perché volevo diventare popolare, volevo essere considerato ‘il capo’. Tutti dovevano eseguire i miei ordini, ridere quando facevo qualche scherzo e lasciarmi comandare”.
L’infanzia travagliata tra la zia e la madre è raccontata anche nel film Nowhere boy, che riflette il peso della vicenda sul percorso musicale di John, che in un’intervista dichiara:
Quando ero bambino ho vissuto momenti in cui non volevo vedere la bruttezza, non volevo vedere di non essere voluto. Questa mancanza di amore è entrata nei miei occhi e nella mia mente. Non sono mai stato veramente desiderato. L’unico motivo per cui sono diventato una star è la mia repressione. Nulla mi avrebbe portato a questo se fossi stato normale.
Purtroppo nel nel 1958 vengono a mancare lo zio George e la mamma Julia, con la quale aveva ricominciato a riallacciare finalmente i rapporti.
Lennon racconta:
avevo perso mia madre per la seconda volta. Mi fece molto male. Proprio quando avevo iniziato a ricostruire un rapporto con lei era morta. Non riuscii a versare neppure una lacrima.
Al di là del lato artistico, la traumatica infanzia è la causa dell’affetto morboso nei confronti di Yoko Ono, frutto della separazione dalla madre vissuta come abbandono.
Allora Lennon segue lo psicoterapeuta Arthur Janov, fiducioso nella nuova forma di cura che proponeva, la Primal Therapy.
John si rende conto del suo dolore e la terapia sembra funzionare, ma il percorso si interrompe bruscamente, lasciando il cantante in balia dei suoi fantasmi. Il rapporto con Yoko Ono si rivela suo il porto sicuro.
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