Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Man on the Moon” – R.E.M.
“La vita è un biscotto, ma se piove si scioglie”.
Ed è così che si accendono i fari sulla carriera intrepida di Jim Carrey. “The Voice Man” che oggi voicebookradio.com omaggia festeggiando il suo compleanno.
La sua potente ironia prende il sopravvento su una serie di insuccessi iniziali e lo lancia verso la fama.
La ribellione adolescenziale è la spinta ad entrare in un’ottica diversa, forse proprio l’altra faccia della Luna? Arriva a toccare la punta del suo successo facendo gavetta all’interno dei Club di Las Vegas e Los Angeles, proponendo le imitazioni di Henry Fondae Jimmy Stewart.
Ma procediamo per gradi…
Jim Carrey imita Henry Fonda, noto attore statunitense.
Pronti al viaggio?
Siamo negli anni ’90e gli esordi del nuovo secolo puntano i riflettori verso un giovane ragazzo canadese, il quale si rivela una figura eccezionale: attore e imitatore. Una dialettica decisa, impostata come un fiore all’occhiello in qualsiasi contesto cinematografico.
La critica sparpaglia giudizi indistinti nella scala dei colori che prevedono solo il nero e il bianco. Carrey, invece, si presenta così. Con due risorse straordinarie e perfettamente miscelate fra loro: la mimica facciale, sovrapposta all’eccellente gestione della voce.
Sbanca al botteghino con The Mask, stroncato poi dai critici che lo considerano un pessimo imitatore di Jerry Lewis. Ma devono ricredersi quando la sua vita professionale raggiunge le vette più alte in The Truman Show.
L’altra maschera di Jim
Gli anni ’90 sono ormai terminati, Peter Weir, che dirige il film The Truman Show, deve arrendersi di fronte alla magistrale interpretazione di Jim Carrey. Lo osserva dietro la faccia della falsa Luna di Seahaven, proprio come, nel film, fa il regista dello spettacolo Christof.
L’altra faccia della Luna finalmente arriva.
Alla fine del vecchio secolo, nel 1999, Jim Carrey, con duro colpo di voce e maschera, attanaglia il suo nemico più grande, la critica cinematografica.
Man on the Moon, colpisce nel segno della carriera di Jim, creando un mix esplosivo nell’accelerazione e nella sua modulazione verbale.
A proposito della sua voce, in un unico film, acquisisce una tale abilità da portare le sue caratteristiche vocali a giganteggiare, facendole eccellere.
Seppure Jim Carrey veste panni brillanti e terribilmente drammatici nei suoi film, c’è un ruolo che ad oggi gli calzerebbe perfettamente, sbalordendo ancor di più i suoi ammiratori.
Dimostra, infatti, di avere tutte le abilità di uno speaker radiofonico, anche quando si trova in pubblico. Scioltezza, adeguatezza, dimestichezza con la durata, il tempo e la sincronia della dialettica. Uno speaker a tutto tondo.
E’ realtà o viaggiamo su una linea cinematografica di finzione?
Jim Carrey, il camaleonte artistico, forse ci capiterà di ascoltarlo all’interno di una radio web, magari travestito da Grinch, intento ad impersonare verbalmente The rocket man, insieme ad Elton John. Tutto può succedere e se così non fosse… cliccate il link.
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