fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

News

Invidia olimpica in salsa Teriyaki

today4 Agosto 2021

Background
share close

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Runnin'” – The Notorious B.I.G. feat 2Pac

Bentrovati amiche ed amici di voicebookradio.com!

Le notti magiche di questa estate italiana non sembrano voler finire, tanto da diventare degli interi pomeriggi.

Non sono quasi più una notizia ormai, i dieci minuti di gloria di lunedì (tra parentesi, compleanno del sottoscritto se vi state chiedendo come sia stato possibile il miracolo!) con protagonisti due immensi Gimbo Tamberi e Marcell Jacobs.

L’oro ex aequo del nostro Gimbo, in coabitazione con l’amico-rivale qatariota Mutaz Bashim, si candida prepotentemente alla palma di più bella storia olimpica, anche perché, anche solo immaginare una favola del genere, sarebbe stato da visionari.

Ma, ora possiamo dirlo, dal nostro saltatore in fondo in fondo una medaglia la speravamo fortemente e magari l’aspettavamo anche…

Marcell Jacobs invece ha fatto letteralmente detonare il banco!

Per mettere in prospettiva, praticamente immediatamente dopo lo shock planetario, ho incontrato un gruppo di amici (indiani, giordani ecc.) che mi hanno fatto i complimenti, sorpresi, per la vittoria…

Purtroppo, in barba allo spirito olimpico, per alcuni l’invidia resta una brutta bestia.

E così, mentre il mondo intero celebrava un’impresa che è già leggenda, il Washington Post ha deciso di fare il bastian contrario e mettere una pulce nell’orecchio dei propri lettori circa la legittimità del nostro sprinter

“Ma chi è l’italiano che ha appena vinto i 100 metri!?”  – A., un amico arabo

La medaglia d’oro per l’invidia però, non possono che aggiudicarsela quei simpatici e per niente “rosiconi” compari del Daily Mirror!

Per sminuire il nostro hanno definito la finale dei 100 piani delle Olimpiadi, praticamente il singolo evento più anticipato dell’edizione o quasi, The Google 100.

La ragione? A loro detta questa finale non presentava grandi nomi e, per informarsi sui partecipanti, i telespettatori avrebbero dovuto usufruire del noto motore di ricerca.

Chissà se la reazione sarebbe stata la stessa in caso di vittoria del concorrente britannico, che tra l’altro è stato squalificato dalla gara…

Brutta bestia l’invidia!

Written by: Ruggero Roccasecca

Previous post

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%