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L’Alta Moda scende in passerella a passo felino e non solo. I protagonisti delle sfilate di Parigi sono proprio gli animali.
Leoni, lupi, leopardi ma anche cani, gatti, conigli e rondini. Da Chanel a Schiaparelli la moda diventa bestiale.
La nuova collezione Haute Couture per la Primavera-Estate 2023 della maison Chanel, parla il linguaggio onirico di un mondo fantastico e propone abiti ricamati con le immagini di alcuni degli animali preferiti da Coco.
Disegnata da Virginie Viard, direttrice artistica della maison, la collezione è ispirata alle sculture di animali che Gabrielle Chanel conservava all’interno del suo appartamento e rivela ricami leggeri e preziosi su capi iconici. Quali? Mini dress, tailleur in tweed, soprabiti, abiti lunghi in bouclé o in pizzo di chiffon, gonne a palloncino, cappe in raso nero. Sui tessuti spicca tutto il bestiario d’autore tra conigli, rondini, cervi e cani corgi. Le modelle sfilano in compagnia di sculture in legno create dall’artista Xavier Veilhan e allo zoo si aggiungono gufi, elefanti, cavalli e asinelli. Così il mitico bestiario incontra il mondo onirico e la moda.
“Mi piace quando il meraviglioso irrompe e il corso degli eventi viene interrotto.” – Virginie Viard
Schiaparelli ha presentato a Parigi la collezione primavera-estate 2023 suscitando scalpore. Tre teste di animali, a grandezza naturale, sono apparse sugli abiti delle modelle Naomi Campbell, Shalom Harlow e Irina Shayk. L’intento del direttore creativo, Daniel Roseberry, era quello di rappresentare le tre fiere della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Il punto è che le teste degli animali in questione, sono riproduzioni molto realistiche e ricordano i trofei di caccia esotica per i quali, ogni anno, vengono uccisi centinaia di migliaia di animali selvatici.
Roseberry ha dichiarato che:
“In questi abiti nulla è come sembra. Il leopardo, il leone e la lupa, trovano forma in spettacolari creazioni costruite a mano con schiuma, resina e altri materiali artificiali.”
Ingrid Newkirk, presidentessa di PETA –People for the Ethical Treatment of Animals– ha espresso un parere favorevole. Crede infatti che l’aspetto delle modelle possa celebrare la bellezza degli animali ed essere veicolo di un chiaro messaggio contro la caccia. Inoltre aggiunge quanto sia importante “incoraggiare tutti ad attenersi al design 100% cruelty-free che mette in mostra l’ingegnosità umana e previene la sofferenza degli animali.”
Scegliere tra l’inferno -di Schiaparelli- e il paradiso -di Chanel- non è necessario. Possiamo scegliere di sognare con la moda e continuare a camminare, con i piedi sulla Terra, con rispetto e attenzione per la natura e gli animali.
Written by: Orietta Giorgio
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