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Eventi

Internet, una vera ragnatela

today9 Febbraio 2022

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Instant Crush – Daft Punk”

“Quando i vostri genitori vi consegnano in mano un telefono, vi stanno consegnando un’arma. Le parole uccidono. (…) Tutto quello che facciamo è mettere un like, un mi piace, un fai schifo, un non vali niente. E la gente ci muore. La gente si uccide. E noi andiamo oltre, sempre più veloce.”

Queste sono le parole di una poliziotta scelte appositamente da noi per la giornata del Safer Internet Day: il video che la rappresenta ha toccato tutti noi, negli studi di voicebookradio.com, e non solo; anche online in comunicazione con tutte le scuole dell’evento di cui adesso vi andremo a raccontare.

Abbiamo assistito a una conferenza organizzata dall’Istituto Carlo Anti di Villafranca di Verona e moderata dalla dotteressa Giuliana Guadagnini, con il contributo di molti alunni, alcuni con disabilità, e, malgrado le evidenti difficoltà, anche gli studenti stranieri hanno partecipato con grande entusiasmo.

I temi sono stati tanti e hanno spaziato dalla sessualità in rete alle crypto valute, dall’odio su Internet al gioco d’azzardo, della challenge sul web ai singoli social (come Instagram e Telegram), dall’importanza di avere social alla dipendenza dalla rete. –Tutte cose a che fare con Internet; non che questo sorprenda.

Sono sorte tante domande:

Ricadere nello stesso errore

Un gruppo di studenti ha esposto il problema del vamping: restare svegli fino all’alba con il telefono in mano, online.

Ciò porta a mancanza di sonno, deficit della concentrazione, difficoltà a raggiungere un obiettivo, dipendenza da telefono e isolamento sociale. In poche parole: il
giorno dopo sei uno zombie che non riesce a connettere il cervello e a fare ragionamenti sensati. –Altro che virus! A farci diventare dei non morti sarà Internet!

In merito, la nostra domanda è stata: “Quando questo si ripete più volte e, quindi, si è già sperimentato gli effetti negativi, perché riaccade?”

Kelly Marku, la ragazza chiamata per chiarire il nostro dubbio, però, non ha saputo darci una vera risposta.

“Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”
(Albert Einstein)

I danni della televisione

Già la sento, la classica persona bigotta dire “ha ha! lo sapevo che quelle schifezze sono nocive!“. Freniamo subito i viaggi mentali e le invettive: è la dipendenza da televisione e serie tv ad essere nociva.

C’è stato uno degli effetti della dipendenza da serie tv che ha catturato la nostra curiosità: il binge watching; nient’altro che il guardare serie tv senza interruzione e praticamente mangiarsele.

Ma, visto che il nostro tempo libero dovremmo scegliere noi come spenderlo, ci è sembrato strano che un passatempo apparentemente innocuo –per tutti eccetto che per i nostri neuroni.– possa essere un rischio. Così abbiamo fatto quello che bisogna fare sempre: chiedere.

A risponderci è stato questa volta Pietro Piacenza, illustrando l’affaticamento ottico causato dallo schermo, che sia di televisione o computer non ha importanza, e ricordandoci che passare così tante ore seduti sul divano non è poi così salutare.

Messaggi sicuri?

Quando si inizia una chat su Whatsapp con un nuovo contatto, la prima cosa che si legge è “crittografia”, come in altri social o siti internet.

Che significa veramente? E perché saperlo dovrebbe farci sentire più sicuri?

La risposta a questa domanda, posta ai ragazzi che hanno parlato di Telegram (dove questa modalità può essere attivata) è arrivata tramite Leonardo Bertani: la crittografia garantisce che la comunicazione tra i due interlocutori sia protetta, ovvero che nessuno si inserisca.

Su Telegram, però, la modalità non è molto utilizzata. Ne sono un esempio le numerose chat pubbliche dove vengono scambiate foto e video, anche, pornografici di ragazze e ragazzi non sempre con il loro consenso.

Si discute sempre tanto di farne parlare i ragazzi, che nell’immaginario collettivo, sono i più colpiti dalla ragnatela e oggi sono stati i ragazzi a parlare. Però è sembrato quasi un controsenso: prima gli specialisti che parlavano senza i ragazzi, adesso i ragazzi senza gli specialisti. Adulti o ragazzi, sembra quasi che solo uno dei due debba essere quello intrappolato…

Aurora Vendittelli e Margherita Manzi

Written by: Ro Vendittelli

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