Giovedì 18 Luglio il Giappone ha assistito all’evento più drammatico degli ultimi vent’anni del Paese, da alcuni già definito come “l’11 Settembre dell’animazione giapponese”: un uomo ha fatto irruzione negli studi della Kyoto Animation con del liquido incendiario, distruggendo in pochi istanti il lavoro di centinaia di disegnatori, rimanendo egli stesso ustionato, ferendo 36 persone e togliendo la vita ad altre 34.
Dei tre piani di edificio che costituivano la sede centrare del noto studio di animazione giapponese da poco tornato sulla bocca di tutti per il grande successo riscosso grazie a “La forma della voce”, stando a quanto dichiarato da Hideaki Hatta, Presidente della KyoAni, non è rimasto nulla. Come conferma la versione dei fatti dell’attentatore, il 41enne Shinji Aoba, il quale è stato prontamente arrestato e sottoposto a diverse ore di interrogatorio, l’obiettivo è stato portato a termine: l’uomo sostiene infatti che la Kyoto Animation gli abbia rubato delle idee, e che pertanto solo lui, e nessun altro, avrebbe il diritto di metterle in pratica.
Doppio dolore per il signor Hatta, che con questa dichiarazione esprime la propria costernazione per quanto accaduto a tanti validi colleghi e al frutto di lunghi mesi di lavoro:
L’ammontare dei danni materiali? Estremo. Non ho nemmeno tutti i dettagli. Sono col cuore spezzato, non ce la faccio, neanche nei miei incubi avrei mai e poi mai immaginato che un tale disastro potesse accadere. Questo è un colpo durissimo per la nostra compagnia e per l’industria dell’animazione. Ognuno di loro era un eccellente e meraviglioso collega.
Hideaki Hatta
E mentre il timore che atrocità del genere possano ricapitare a fronte dell’aumento del fenomeno dell’hikikomori – l’autoesclusione degli individui dal resto della società, patologia di cui soffriva anche l’attentatore – la Kyoto Animation compie grandi sforzi per risollevarsi e mandare un forte messaggio a tutto il mondo: è infatti al vaglio l’ipotesi, proposta da Hideaki Hatta in persona, di demolire l’edificio per realizzare un parco con monumento commemorativo nel cuore del giardino stesso, metafora perfetta di quale posto occuperà questo episodio nella memoria del Giappone intero.
Post comments (0)