Il 10 ottobre 1969 usciva l’album d’esordio dei Crimson King, In the Court of the Crimson King.
Audace commistione di rock, jazz e musica classica, l’album è ritenuto tra i più influenti del genere del rock progressivo.
“Capolavoro sbalorditivo” definito da Pete Townshend, il leader degli Who, è stato molto apprezzato dal pubblico: nella classifica inglese, si posiziona al quinto posto della Official Albums Chart, ventisettesimo nella Billboard 200 e primo in Giappone.
Prima della pubblicazione dell’album, la band aveva già subito variazioni nella formazione, ma l’abbandono di Judy Dyble e Peter Giles non ferma Fripp, che riesce a contattare ed inserire nel progetto Greg Lake e il poeta Peter Sinfield.
Tuttavia l’arte del disfacimento segnerà le sorti del gruppo, dato che, dopo il successo dell’album e il tour in America, McDonald e Michael Giles e Lake lasceranno la band. Rimarranno Robert Fripp e Peter Sinfield, che solo diciotto mesi dopo la scissione tornano sul palco.
La formazione composta da Fripp, Michael Giles, Lake e McDonald esordisce ufficialmente il 9 Aprile 1969.
La band viene subito riconosciuta per l’avveniristico sound, ponte di generi in apparenza inconciliabili, destrutturati e poi ricomposti in una tela di pregiato ornamento.
“Un gruppo sensazionale”, li definiva il The Guardian, “Un eccellente nuovo gruppo”, diceva di loro Rock & Folk.
L’album viene autoprodotto, in seguito alla deludente registrazione del materiale, con il produttore Tony Clarke.
Dalla copertina, rappresentazione dello Schizoid Man, di Barry Godber, alle tracce, l’album si rivela un visionario superamento dei confini musicali, dal contenuto storico politico lucidamente interpretato che lascia spazio a profetiche immagini future.
21st Century Schizoid Man
La canzone tratta di giustizia e ingiustizia, dice il compositore Sinfield. Il testo porta l’ascoltatore nella mente di un individuo problematico con riferimenti alla guerra del Vietnam “innocents raped with napalm fire”. È dedicata a Spiro Agnew, vice presidente degli Stati Uniti sotto la presidenza di Nixon.
The Court Of The Crimson King
La canzone più conosciuta dell’omonimo album evoca l’immagine di una marcia funeraria e un rogo di streghe durante il Medioevo. Per la sua durata di nove minuti e non è stata rilasciata come singolo, ma è stata comunque passata in radio.
Epitaph
La canzone tratta di un epitaffio scritto su una tomba e la paura del cantante Greg Lake di trovare scritto “confusion” sulla sua.
Greg Lake confessa:
Epitaph’ is basically a song about looking with confusion upon a world gone mad. King Crimson had a strange ability to write about the future in an extremely prophetic way and the messages this song contains are even more relative today than they were when the song was originally written.
La paura e la confusione erano parte di una generazione che viveva ancora i disastri della guerra del Vietnam e il divario tra canone e avanguardia si faceva sempre più presente. La confusione non poteva che esserne il frutto più evidente.
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