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Cultura

In giro per l’Italia: il cibo diventa un’attrattiva da museo

today5 Febbraio 2019

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L’Italia, dato il suo immenso patrimonio culturale, presenta lungo tutto il suo territorio numerosi musei. Alcuni storici, molti di design, sino a giungere ai molteplici enti locali che si occupano della documentazione e informazione legata al cibo. Si spazia da mostre legate all’origine dei confetti di Sulmona sino a giungere a quelle sulla lavorazione del gelato o sull’olio di oliva.

Vi proponiamo quindi oggi un assaggio solo di alcuni dei musei a tema alimentare più in voga della nostra penisola!

Alimentarium museum:

Vevey, Svizzera. Fu aperto nel 1985 per volere della celebre Nestlé. Si tratta di un luogo dedicato alla scoperta e all’educazione alimentare in generale. Il cibo viene inteso come vero e proprio prodotto culturale. A conferma di ciò, è presente anche la “Maikafersuppe” (zuppa a base di insetti commestibili), che soprattutto a molti occidentali fa scuotere la testa. Tuttavia, sono presenti anche stands a noi più congeniali: è infatti super quotata, ad esempio, una visita al cafè ristorante “In house“, tappa must del luogo!

Museo del prosciutto di Parma:

Il museo di Langhirano, questo il suo nome, si articola in otto aree storico-tematiche dedicate alla gastronomia parmense. Vengono presentate tutte le tappe fondamenti per la produzione del prosciutto, dalla descrizione delle razze suine, sino a quella che sottolinea la grande importanza che il sale riveste in questo campo.

Museo del pomodoro:

Ci troviamo sempre nella città di Parma. Questo museo ripercorre tutte le tappe fondamentali nello sviluppo del cosiddetto “oro rosso”, a partire dalla sua scoperta in territorio americano, per giungere alla più recente tradizione delle conserve. Il tutto è accompagnato da reperti fotografici legati all’alimento, oggettistica e documenti antichi.

Museo della pasta:

Da sempre compagna del pomodoro in un piatto squisito, non poteva certo mancare il museo dedicato al prodotto italiano per eccellenza!
L’allestimento di questo spazio deve molto alla Barilla. Alla narrazione storica del prodotto si alternano visite guidate, focus sui vari tipi di macinazione e molte curiosità legate all’origine ed evoluzione dello scolapasta.

Museo del vino parmense:

A pochi chilometri da Bologna, è situato un museo dedicato al Lambrusco. I visitatori possono qui immergersi in un’esperienza sensoriale a 360 gradi, con tanto di degustazione a visita ultimata. Un occhio di riguardo va inoltre alla sala delle botti, nella quale è possibile conoscere la storia dei contenitori di vino per eccellenza, del sughero e dei cavatappi.

Written by: Chiara Mezzina

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