fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

News

In Francia nasce il Lunedì verde, l’iniziativa per salvare il pianeta

today11 Gennaio 2019

Background
share close

Manger changer, ossia mangiare e cambiare, questo il motto della campagna lanciata su Facebook da oltre 500 personalità francesi tra cui figurano ambientalisti, scienziati ed artisti, in particolare Isabelle AdjaniYann Arthus-BertrandMatthieu Ricard e Juliette Binoche.

Le finalità dell’iniziativa del cosiddetto Lunedì verde, che prevede una rinuncia alla consumazione di carne e pesce ogni primo giorno della settimana, sono varie: innanzitutto, si mira a ridurre sensibilmente, ma non totalmente, il consumo di proteine animali, la cui lavorazione è costosa, richiede quantitativi d’acqua molto maggiori della produzione di ortaggi, ed incoraggia allevamenti intensivi in cui gli animali talvolta vivono in condizioni inaccettabili.
Altro obiettivo della campagna, spiega la pagina social, è quello di creare un vero e proprio esperimento sociale, seguito da un’equipe di scienziati che volta per volta esaminerà i benefici di questo cambiamento nelle abitudini alimentari di chiunque desideri dare il proprio contributo.

Insomma, il Lunedì verde guarda sia al presente della persona (e alla sua salute), sia ad un futuro più sostenibile.
Come sottolinea il direttore generale di WWF Francia Pascal Canfin, inoltre, un’ulteriore ingente fonte di spreco dovuta alla sempre maggiore richiesta di carne animale è rappresentata dall’importazione dalle foreste dell’Amazzonia di soia come nutrimento principale per il bestiame: poco naturale ed ennesimo contributo alla deforestazione del polmone verde.

Va tenuta in considerazione, però, l’altra faccia della medaglia: i numerosissimi piccoli e medi allevatori che vivono del proprio duro lavoro e che già stanno incominciando a manifestare le loro preoccupazioni su cosa accadrebbe se veramente le persone aderissero in massa a questa iniziativa.

Questa la risposta conciliante del presidente per la Lega per la Protezione degli Uccelli Allain Bougrain-Dubourg:

Tutti possiamo fare uno sforzo per favorire almeno la qualità al posto della quantità.

Written by: Veronica Di Sero

Previous post

allergie

News

La metà delle allergie alimentari sono immaginarie

Stando ad uno studio condotto in America su oltre 40mila adulti, la metà di quelli che denunciano un'allergia alimentare è in realtà "sano", in quanto i disturbi descritti non vengono, di fatto, suffragati da nessun sintomo effettivo. Tra questi, solo il 50% aveva effettuato seri accertamenti medici, mentre la restante parte non aveva ricercato alcuna diagnosi confermativa. Per di più, sembra piuttosto diffusa la cattiva abitudine di farsi prescrivere, a […]

today11 Gennaio 2019

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%