Manger changer, ossia mangiare e cambiare, questo il motto della campagna lanciata su Facebook da oltre 500 personalità francesi tra cui figurano ambientalisti, scienziati ed artisti, in particolare Isabelle Adjani, Yann Arthus-Bertrand, Matthieu Ricard e Juliette Binoche.
Le finalità dell’iniziativa del cosiddetto Lunedì verde, che prevede una rinuncia alla consumazione di carne e pesce ogni primo giorno della settimana, sono varie: innanzitutto, si mira a ridurre sensibilmente, ma non totalmente, il consumo di proteine animali, la cui lavorazione è costosa, richiede quantitativi d’acqua molto maggiori della produzione di ortaggi, ed incoraggia allevamenti intensivi in cui gli animali talvolta vivono in condizioni inaccettabili.
Altro obiettivo della campagna, spiega la pagina social, è quello di creare un vero e proprio esperimento sociale, seguito da un’equipe di scienziati che volta per volta esaminerà i benefici di questo cambiamento nelle abitudini alimentari di chiunque desideri dare il proprio contributo.
Insomma, il Lunedì verde guarda sia al presente della persona (e alla sua salute), sia ad un futuro più sostenibile.
Come sottolinea il direttore generale di WWF Francia Pascal Canfin, inoltre, un’ulteriore ingente fonte di spreco dovuta alla sempre maggiore richiesta di carne animale è rappresentata dall’importazione dalle foreste dell’Amazzonia di soia come nutrimento principale per il bestiame: poco naturale ed ennesimo contributo alla deforestazione del polmone verde.
Va tenuta in considerazione, però, l’altra faccia della medaglia: i numerosissimi piccoli e medi allevatori che vivono del proprio duro lavoro e che già stanno incominciando a manifestare le loro preoccupazioni su cosa accadrebbe se veramente le persone aderissero in massa a questa iniziativa.
Questa la risposta conciliante del presidente per la Lega per la Protezione degli Uccelli Allain Bougrain-Dubourg:
Tutti possiamo fare uno sforzo per favorire almeno la qualità al posto della quantità.
Post comments (0)