Sebbene i lavori per ricostruire la cattedrale simbolo di Parigi siano pronti, operativi, aperti al dibattito e godano del supporto di tante mani tese dai più disparati ambiti, persino da quello videoludico, è certo che l’opera richiederà del tempo, con inevitabili disagi a livello turistico, simbolico, religioso. Si parla addirittura di cinque anni di lavori, cinque anni che nessuno sembra disposto ad attendere per rivedere dal vivo lo splendido edificio sacro.
Per cercare di tamponare la situazione, giunge dal rettore di Notre Dame, monsignor Patrick Chauvet, la proposta di installare temporaneamente una versione ridotta del monumento nelle immediate vicinanze dell’originale: una cattedrale surrogata interamente in legno e pronta ad essere smantellata una volta terminata la fase di ricostruzione della prima.
Non possiamo dire semplicemente che la cattedrale sarà chiusa per i prossimi cinque anni.
Patrick Chauvet
Ha affermato Patrick Chauvet in merito all’edificio religioso parigino.
Non solo tra i turisti e i fedeli, ma anche ai piani alti della politica, come conferma il giudizio positivo della sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, l’idea sembra stia riscuotendo il successo sperato, anche se bisogna ancora pazientare un po’ affinché vengano delineate le modalità e i tempi di costruzione di questa mini-Notre Dame.
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