Più potente, infinitamente più piccolo della stella che irradia la Terra, meno radioattivo di una centrale nucleare: è il Sole artificiale che la Cina sta realizzando, un’invenzione che potrebbe vedere la luce già entro la fine del 2019.
Si chiama EAST (Experimental Advanced Superconducting Tokamak) e, con le sue grandi capacità, potrebbe rappresentare una vera svolta nel campo dell’energia rinnovabile. Scopriamo più nel dettaglio le caratteristiche di questo Sole artificiale:
- Questo incredibile reattore, alto 11 metri e con un diametro di 8, condensa in “sole” 400 tonnellate di materiali gli strumenti necessari per raggiungere temperature oltre i 100 milioni di gradi Celsius, un numero che supera di ben 15 volte il calore del Sole!
- A partire dall’acqua del mare, questo superconduttore sperimentale è in grado di riprodurre in maniera potenziata il processo di fusione nucleare che avviene incessantemente nelle stelle;
- Affinché un simile quantitativo di energia venga sprigionato, è necessario spingere il Deuterio e il Trizio al processo di fusione. Questi due elementi, contrariamente a quanto avviene nella tradizionale fissione nucleare che avviene nelle centrali, producono a seguito di questa trasformazione meno rifiuti radioattivi.
Se da una parte il 2019 si apre come un anno all’insegna della preoccupazione verso il nostro pianeta, sempre più malato, dall’altro offre interessanti prospettive circa la risoluzione definitiva di molte emergenze, tra cui quella energetica. Non ci resta che aspettare e vedere come evolveranno le cose.
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