Il rap in America è uno dei generi che va per la maggiore.
Il mercato freme, producendo artisti su artisti, anche se molto spesso si rivelano vere e proprie comete: questo è dovuto al fatto che gli USA sono la madre patria di questo amatissimo genere musicale.
Il rap, continuando ad evolversi, ha portato la propria audience di ascoltatori ad espandersi così tanto, partendo da una nicchia di pochi intenditori, da diventare popolare nell’intero paese; il processo, però, non è stato immediato ma sicuramente molto più veloce rispetto all’Europa. Tutt’ora la scena americana viene considerata “un passo avanti” in confronto a quella europea, perché nel nostro continente si tende a “copiare” un po’ troppo l’altra parte dell’oceano, facendo sembrare il tutto già sentito e risentito.
Ma c’è da considerare che, ai suoi albori, anche in America il rap non andava molto di moda.
Il genere musicale identifica una certa tipologia di persone: nasce nei quartieri americani della bassa società, dove gli abitanti sono totalmente afroamericani, e viene sin da subito inteso, quindi, come un “qualcosa” con cui i bianchi non possono avere a che fare.
Ma cosa successe quando un certo Marshall Bruce Mathers III cominciò a pubblicare i suoi primi lavori?
Come deducibile dal film tratto dalla sua vita “8 mile”, uscito nel 2002, Eminem, oltre ai problemi economici di una famiglia disagiata, ha dovuto affrontare i pregiudizi della comunità del rap. Il colore della pelle del ragazzo di Detroit lo portò ad essere svalutato e disprezzato dall’intera comunità. Solo sfoderando e perfezionando le sue rime e le sue tecniche riuscì a conquistare lentamente il pubblico.
Il 23 febbraio 1999 fu il giorno dell’uscita sul mercato del suo secondo lavoro ufficiale: ” The Slim Shady LP”. L’album non appassionò subito molti ascoltatori, i quali lo definirono moscio o semplicemente “roba da bianchi”. Anche il rap God, perciò, ha dovuto lavorare non poco per ottenere la vetta delle classifiche, e il modo con cui ci riuscì rispecchia quello con cui conquistò il pubblico nel suo film: attraverso il genio indiscusso della sua musica e del suo progressivo perfezionamento.
Di fatto, nonostante il pubblico non amasse particolarmente Slim Shady, molti rapper all’epoca ne dovettero riconoscere la bravura; in particolare, fu Dr.Dre che lo scoprì e lo lanciò sul mercato. I due collaborarono moltissimo, producendo hit a ripetizione. Una canzone su tutti, però, fu fondamentale per il proseguimento della carriera di Eminem: “Forgot About Dre”. Le rime di altissimo livello nell’album di Dr.Dre “2001”, uscito il 16 Novembre del 1999, fecero riconsiderare molti diffidenti: rivalutarono ” The Slim Shady LP”, portando l’album ad essere certificato per 4 volte disco di platino e questo non fu che il primo passo per Enimen verso l’incoronazione da re indiscusso del rap.
“Quanti temi avrò letto nei miei dieci e più anni come maestro elementare in un sobborgo napoletano? Non lo so, ne ho perso il conto.Ma non li ricordo perché ordinati o disordinati, tristi, giocosi e persino polemici, tutti mi hanno sempre dato qualcosa. Tanto che alcuni li ho conservati e ora ho voluto raccoglierne una sessantina tra i più ameni e sorprendenti. Credo che valga la pena di conoscerli. Colorati, […]
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