Soundtrack da ascoltare durante la lettura: Led Zeppelin – Stairway To Heaven
Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino,
ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti»
GENESI II 16-17
Appena l’uomo è stato creato da Dio, la prima azione che compie è dare il nome a ciascun animale; poi si addormenta e, da una costola di Adamo, Dio crea la sua compagna, Eva. Ma il serpente immediatamente interviene, suggerendo alla donna di assaggiare il frutto dell’albero del bene e del male, perché non induce la morte, ma la conoscenza.
Non ci sono versetti in mezzo tra la creazione e questa infrazione, non ci sono altre priorità, altre tentazioni, il desiderio di conoscenza è il primo peccato commesso dalla razza umana e la sua conseguenza è la percezione della propria nudità, che induce Adamo ed Eva a costruirsi una cintura di foglie di fico per coprirsi. Potremmo pensare che queste cinture siano l’inizio di ogni altra opera realizzata da mani umane, la nascita dell’artigianato.
Gli umani sono ribelli per natura, ce lo racconta la Genesi dal principio. Ma la disobbedienza all’autorità non è – e non deve essere mai – un atto fine a se stesso, pena la perdita del senso stesso della ribellione: rivoltarsi contro il potere è sensato solo se finalizzato alla conquista della mela proibita, quella che ci regala la conoscenza, altrimenti è anarchia.
La scuola dovrebbe interpretare il ruolo del serpente, mostrarci dove possiamo arrivare se solo decidiamo di cogliere il frutto che è lì, a disposizione, che ci offre una nuova prospettiva per affrontare il mondo fuori dal paradiso terrestre. L’apprendimento è quello che ci insegna a guardarci per quello che siamo, animali nudi di fronte al mondo, ma capaci di creare per noi stessi abiti che ci rendano presentabili.
Ogni volta che l’uomo aspira a toccare il cielo, a costruire torri di Babele per raggiungerlo, viene punito. Sarebbe bello insegnare ai ragazzi che è insito nella nostra stessa natura compiere questo atto di ancestrale ribellione, coscienti che ci sarà sempre un tentativo di soffocare questa istanza e per questo più tenaci nel ripartire a testa bassa a caccia di nuove conoscenze, di nuovi saperi proibiti.
Per ogni nozione imparata, un mattone della torre è posato e il cielo, il paradiso da cui gli uomini sono banditi, è un passo più vicino. Per ogni giovane che decide di unirsi alla società segreta della conoscenza, un monarca assoluto dell’ignoranza è a rischio di essere destituito. Con questa rubrica, vi sfidiamo ad entrare nel club dei ribelli. La rivoluzione del sapere è appena iniziata, fatevi incantare dal serpente, lasciatevi avvolgere dalle spire di un bel libro, di un film avvincente, di una canzone che vi emozionerà, aderite alla vostra natura più autentica, sfidate il cielo scoprendo che la conoscenza è la più bella avventura da affrontare.
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