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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Paris Blues” – The Doors
Incredibile, ma vero, esce un nuovissimo brano dei Doors. Si chiama Paris Blues ed è stato a lungo creduto smarrito, ma… ora arriva sul web a sorpresa!
Fa davvero effetto ascoltare oggi, nel 2022, un “nuovo” brano dei Doors. Quasi surreale. Sembra di entrare in un’altra dimensione attraverso una di quelle porte della percezione che la band sapeva scardinare così bene.
Tanti anni fa.
Oggi, però, con la pubblicazione di questo outtake, i Doors rendono omaggio alle loro radici musicali. Il Blues che Jim Morrison definiva “l’unica forma d’arte originale che l’America ha creato in 200 anni”.
E così lanciano prima un piccolo trailer che ha ingolosito le masse.
E poi lanciano quella che sarà la strenna natalizia per i veri amanti della musica. Intenditori e non, appassionati o semplici curiosi. Immergersi di nuovo nella atmosfere di un gruppo che ha fatto epoca credo facia gola un po’ a tutti. E così nasce una compilation tutta dedicata al blues. E di certo non nasce a caso!
I fan dei Doors ricorderanno la storia che aleggiava intorno a questo brano perduto. Lo stesso Ray Manzarek, unico custode di Paris Blues, promise un ventennio fa che prima o poi l’avrebbe recuperata e pubblicata. E, dopo un sonno di cinquant’anni, eccola apparire in grande spolvero in tutto il suo languore, in tutta la morbidezza del più classico blues. Qualcuno racconta che sia stato l’utimo brano che la band in formazione originale abbia inciso insieme, quindi acquista ancor più valore.
Ma che fine fece dopo l’incisione? E perchè c’è voluto oltre mezzo secolo per poterla ascoltare? Leggenda narra che il figlio di Ray, il piccolo Pablo, giocando con il registratore che conteneva la cassetta delle ultime incisioni, ne cancellò buona parte. Mandando definitivamente in fumo Paris Blues. La cosa buffa è che, cancellando il brano, incise sullo stesso nastro la sua vocina che gorgheggiava. Provate solo a immaginare le reazioni della band, una volta scoperto il danno?
In realtà non si sconvolsero poi molto, quei lunghi sei minuti di blues non erano certo un brano su cui avrebbero puntato chissà cosa.
“In diversi punti del nastro, la musica si interrompe bruscamente e si sentono delle registrazioni di lui che emette gorgoglii. Anche senza le parti di Pablo, però, non si tratta comunque di un gran brano. C’è un motivo per cui è stato considerato un outtake, e c’è un motivo per cui ci siamo mai preoccupati troppo della scomparsa dei master. Pablo probabilmente stava cercando di farci un favore”. – Robby Krieger, chitarrista
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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