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Soundtrack da ascoltare durante la riproduzione: “This Is A Life” – Son Lux, Mitski, David Byrne
È tornato nelle sale dal 13 marzo il film Everything Everywhere All At Once, che ha trionfato agli Oscar. La pellicola ha vinto sette statuette su 11 nomination, raggiungendo una miriade di importanti premi. Ma, dietro un grande successo, si nascondono parecchie curiosità. Vediamone insieme qualcuna.
Il miglior caso della stagione, un film sorpresa, prodotto dai fratelli Russo e diretto da Daniel Kwan e Daniel Shannat. Noti collettivamente come i visionari Daniels, appartengono alla Hollywood più indipendente. Portano in sala un dramma familiare di avventura, azione, fantascienza a tema LGBT. Il mix che gli ha fatto conquistare critica e pubblico è fatto di commedia e romanticismo, il tutto vissuto in un metaverso di grande fascino. Tolte le arti marziali e i super poteri, ogni cosa fa commuovere ed entrare in empatia con Michelle e la sua famiglia. Suo marito -Ke Huy Quan- e sua figlia -Stephanie Hsu-. Si entra in sala pensando a un film spensierato, divertente, e se ne esce con le lacrime agli occhi. Forse anche questa primordiale “follia”, per usare una parola sorprendente, è il segreto della vittoria agli Oscar.
E poi c’è il cast, la 60enne Michelle Yeoh, malese di origini cinesi, attrice stellare presente in La tigre e il dragone, come Bond girl ne Il domani non muore mai, in Memorie di una Geisha e nel film Marvel Guardiani della Galassia. Una vera e propria paladina dell’empowerment femminile asiatico.
“Questa statuetta è un faro di speranza e possibilità. Mostra che i sogni sono reali e non permettete a nessuno di dirti che hai superato una certa età per sognare. Non sarei qui stasera senza Daniels e tutti gli altri”
Questa la dichiarazione dell’artista che ha poi dedicato il premio a sua madre e a “tutte le mamme del mondo perché sono delle vere supereroine. Questo premio è un sogno che si avvera.”
I sostenitori dell’Oscar erano entusiasti sul palco mentre Jamie Lee Curtis, figlia d’arte -delle leggende Tony Curtis e Janet Lee- è stata insignita del Leone d’oro alla carriera. L’attore che ha vinto il premio come migliore non protagonista è il vietnamita Ke Huy Quan, molto commosso ed emozionato: da bambino è scappato dall’incendio di Saigon in barca e ha vissuto in un campo profughi per un anno. Non aveva trovato un ruolo dai tempi di Indiana Jones il tempio della paura, fino ad ora: “È una storia vera, non è un film, è il vero sogno americano che diventa realtà“, ha detto mentre accettava il premio, prima di abbracciare Harrison Ford.
Temi, citazioni, action, cuore, Everything é oltre i generi perché li contiene tutti. Il film ha imposto anche la casa indipendente A24. Andrea Romeo, fondatore e direttore editoriale di I Wonder Pictures, credeva talmente alla sua vittoria nella notte delle stelle da organizzare a Bologna una maratona live dalla quale via via che venivano conquistati i premi partiva la ola del pubblico. Ora si tratta di scommettere sul richiamo degli Oscar sul pubblico italiano.
Non sappiamo come andrà questo ritorno al cinema, ma sappiamo che questo film è una chicca che vale la pena conoscere. Non perdetevi questa opportunità.
Scritto da Lorenzo Poeta
Written by: Redazione
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