Sembrerebbe che la ricerca abbia trovato una soluzione all’annoso problema della ricostruzione dei tessuti del sistema nervoso: di fatto, il nostro corpo non è mai stato capace di rigenerare questi tessuti, costringendo tutti coloro che subiscono lesioni del sistema nervoso a una serie di incapacità irreversibili. Ma ora, grazie ad un’equipe di ricercatori dell’Università californiana di San Diego, coordinata da Mark Tuszynski, quanto appena scritto potrebbe non capitare mai più.
La squadra è riuscita, attraverso la tecnica della stampa 3D, a ricreare una porzione di midollo spinale contenente delle cellule staminali nervose capaci di ricreare i collegamenti tra i fasci neuronali, e di ricostruire la porzione danneggiata del sistema nervoso centrale.
Questo midollo spinale è stato impiantato su dei ratti che avevano perso l’abilità di utilizzare gli arti posteriori, e in pochi mesi è riuscito non solo ad attecchire e a rigenerare la parte lesa, ma ha permesso ai topolini di recuperare l’uso delle zampine inferiori. L’obiettivo della squadra è adesso quello di sperimentare questa tecnologia su animali più grandi, per arrivare nei prossimi anni all’utilizzo sull’uomo.
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