In Piemonte, in Val Quarazza, vi è un luogo incantato, dove si può tornare bambini ed osservare con meraviglia tutto ciò che ci circonda. Parliamo del Lago delle fate, un bacino artificiale che è stato formato dallo sbarramento del torrente Quarazza negli anni 50 e nel cui specchio d’acqua si riflette il Monte Rosa.
Questa località è considerata magica per la sua bellezza e soprattutto per le vicende storiche e leggende ad essa legate. Una di queste narra che il bacino sia nato dall’unione della natura artificiale del lago e delle miniere d’oro della Guia, e che abbia come protagonisti due popoli: le Fate e gli Gnomi, che avrebbero stretto un patto molto particolare. Volete sapere di cosa si tratta?
I visitatori potranno ammirare intorno alle acque cristalline del lago dei personaggi singolari: degli gnomi fatti in legno. Questi esseri, che secondo la tradizione si chiamano Gut Viarghini, raccolgono le pietre nei meandri della terra e, quando percepiscono l’avvicinarsi degli uomini, si immobilizzano trasformandosi in statue.
Per di più nelle vicinanze del lago vi è una miniera d’oro abbandonata e, sempre secondo le credenze popolari, in essa vi lavorano gli gnomi per raccogliere il prezioso metallo da donare alle fate, che queste magiche creature utilizzerebbero per ricamare i propri abiti. Le fate in cambio ricompensano gli gnomi con marmellata di more e mirtilli.
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