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Arte

Il giorno fortunato dei Led Zeppelin

today22 Ottobre 2020

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Ramble on” – Led Zeppelin

Una data magica per i Led Zeppelin. Nello stesso giorno, il 22 ottobre del 1969 e del 1976 pubblicano due pagine irreversibili della storia del Rock.

Il disco della catarsi dirompente

Sembra essere di buon auspicio per le divinità dell’Hard Rock la data del 22 ottobre. Nel 1969, esattamente 51 anni fa, viene pubblicato Led Zeppelin II, il secondo album in studio della band. A causa delle pressioni della casa discografica venne registrato in fretta durante le pause di un tour. Per questo motivo il gruppo ebbe l’occasione, come per il primo album, di riscoprire e rielaborare riff presi da brani dei bluesmen Willie Dixon e Howlin’ Wolf. E la critica li accusò di plagio e affrontarono varie cause in tribunale.

Ne nacque però un disco catartico. Una vera e propria nemesi innescata dalla sua forza dirompente che ha segnato con prepotenza un passaggio focale. Forse è il lavoro più duro e aggressivo del gruppo, trainato dalla possente Whole Lotta Love, che vi ho presentato lunedì scorso nella puntata di 5 Play Rock n’ Roll e che portò il disco ben oltre le accuse della critica. Coi suoi testi espliciti, coi suoi riff vibranti e le sonorità sperimentali di Page divenne in poco tempo un disco leggendario, decretando definitivamente la nascita dell’Hard Rock.

L’album raggiunse la prima posizione nella Billboard 200 per sette settimane, nella UK Albums Chart, in Australia, Canada, Spagna, Paesi Bassi e Germania, la seconda in Norvegia, la terza in Francia e l’ottava in Giappone.
La rivista Rolling Stone lo colloca alla posizione n. 79 nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi.

Led Zeppelin

Le tracce magnetiche di Led Zeppelin II

  1. Whole Lotta Love – 5:35
  2. What Is and What Should Never Be – 4:45
  3. The Lemon Song – 6:19
  4. Thank You – 4:49
  5. Heartbreaker – 4:14
  6. Living Loving Maid (She’s Just a Woman) – 2:39
  7. Ramble On – 4:24
  8. Moby Dick – 4:20
  9. Bring It On Home – 4:21

La formazione

Robert Plant – voce, armonica in Bring It On Home

Jimmy Page – chitarra elettrica e acustica, cori, theremin in Whole Lotta Love
John Paul Jones – basso, organo in Thank You, cori
John Bonham – batteria, timpani, cori

Nello stesso giorno di 7 anni dopo, il 22 ottobre 1976, esce invece The Song Remains the Same, il loro primo album live registrato al Madison Square Garden nel 1973 nel loro tour per la promozione di Houses of the Holy.

La voce erotica e graffiante di Robert Plant, il melodioso ed aggressivo suono di Jimmy Page, i bassi viscerali di John Paul Jones e le possenti percussioni di John Bonham raggiungono livelli inimmaginabili nelle loro esibizioni live.

Il capolavoro che oltrepassa i decenni

Tra i brani spicca il loro capolavoro assoluto, Stairway to Heaven, uno dei più celebri brani Hard Rock di tutti i tempi. Page la suona, rispetto alla versione studio, con una Gibson SG Double Neck, precisamente Gibson EDS-1275, dotata di un due manici, uno a 6 e uno a 12 corde. Un’immagine divenuta ormai iconica. Impressa a fuoco negli occhi e nelle viscere di chi, da questo brano, si è fatto rivoltare l’anima. E il suo assolo travolgente entra nella leggenda e nella memoria collettiva di generazioni. Vibrante, imperativo, che non lascia scampo.

Viene ritoccata anche Whole Lotta Love, con l’aggiunta di un tributo a Boogie Chillen, famoso pezzo Rock ‘n Roll di John Lee Hooker e con l’uso del theremin a partire dal minuto 1,46.
Tra le altre chicche da segnalare ecco la meravigliosa versione di No Quarter, che vede un assolo mistico con il suo Fender Rhodes di John Paul Jones. E ancora l’ipnotica e conturbante Dazed and Confused in una versione di quasi mezz’ora con ben dieci minuti di assolo di archetto di violino che Jimmy Page, in questa versione live, porta letteralmente alle stelle. L’atmosfera dell’intero disco è surreale. Si viene travolti dalla pienezza dei suoni dei Led Zeppelin al top della loro forma. Come uno tsunami sensazionale si viene risucchiati in un vortice martellante che distoglie ogni pensiero e conduce altrove. Si riemerge confusi da questo viaggio musicale, quasi storditi.

Lo storico assolo di John Bonham

Indimenticabile l’assolo di batteria di Bonham nel brano Moby Dick, che dura quasi 15 minuti, ma non annoia mai, anzi scuote a tal punto da non lasciare quasi spazio ai respiri.
Nel 2007 la band pubblica una nuova versione completamente rimasterizzata di The Song Remains The Same dove si aggiungono numerose canzoni mai rilasciate prima, tra cui The Ocean e Over the Hills and Far Away. In seguito al successo di questa nuova versione l’Antlatic Records rende disponibile un box set composto da ben 4 vinili a 33 giri con doppia facciata, tra cui una versione in vinili bianchi strettamente limitata e prenotabile solo sul sito ufficiale del gruppo. Inutile dire che questa preziosissima edizione andò via in pochissime ore.

Il disco in definitiva non rappresenta la migliore espressione dei Led Zeppelin dal vivo, a detta dello stesso Page. Si dovranno aspettare molti anni per avere finalmente una registrazione ufficiale capace di catturare l’intenso suono live caratteristico del gruppo, la raccolta How The West Was Won del 2003.

Le 9 perle del disco

Disco 1

  1. Rock and Roll – 4:03
  2. Celebration Day – 3:49
  3. The Song Remains the Same – 6:00
  4. Rain Song – 8:25
  5. Dazed and Confused – 26:53
    Disco 2
  6. No Quarter – 12:30
  7. Stairway to Heaven – 10:58
  8. Moby Dick – 12:47
  9. Whole Lotta Love – 14:25

La formazione

Robert Plant – voce
Jimmy Page – chitarra
John Paul Jones – basso, tastiere
John Bonham – batteria

Negli scaffali dei veri estimatori dell’Hard Rock che ipnotizzò gli anni ’70 non possono mancare questi due lavori così massicci. Due vere pietre d’angolo, poderose e intramontabili che, a distanza di decenni, ancora si ergono maestose a dettar legge sulla musica di tutti i tempi.

Se vuoi conoscere qualcosa in più sui Led Zeppelin leggi anche:

L’esordio incendiario dei Led Zeppelin

Led Zeppelin, come nacque la loro Rock and Roll

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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