Con l’abdicazione dell’imperatore Akihito il paese si avvia verso una rinascita
Ai giorni nostri le monarchie hanno perso il potere sui loro sudditi, ma continuano ad avere un posto nel cuore di tutti i cittadini. E i giapponesi in particolare hanno tanto amato il loro imperatore Akihito, che allo scoccare della mezzanotte del 30 Aprile ha abdicato in favore del figlio Naruhito. Un evento davvero epocale, se si considera che nello scenario politico nipponico non accadeva da ben 202 anni.
Con lui si aprirà una nuova stagione per il Paese, denominata “Reiwa” (ordine e armonia), una nuova era che tuttavia lascia diverse incognite per il futuro del Giappone.
Bisogna infatti evidenziare che la successione dinastica risponde alla legge salica, la quale prevede che la discendenza degli eredi alla carica sia prerogativa esclusivamente maschile, ma la famiglia reale è composta da soli 18 membri, perlopiù donne. Al governo spetta dunque elaborare una soluzione a quella che rischia di essere la fine della dinastia reale giapponese.
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