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Ci siamo! La Settimana Santa si sta per concludere e, chi più chi meno, ha già redatto la propria lista della spesa per il menu del pranzo di Pasqua. Sontuoso o vegetariano, eccessivo o moderato che sia, è comunque un momento di festa e ci sono regole sulle quali il Galateo di Pasqua non transige.
Ci sono pietanze da cui il nostro menu non può prescindere se si vuole imbandire la perfetta tavolata pasquale.
Casatiello campano e torta al formaggio umbra non possono mancare nella colazione pasquale che apre le danze, e la pancia, al grande pranzo della festa. La corallina, il salame tanto amato nel Lazio, sarà il giusto accompagnamento, insieme alle uova sode, preventivamente dipinte dai bambini di casa o da chi si improvvisa decoratore dell’ultim’ora.
Eh già, a Pasqua si comincia a mangiare già dalle prime ore del mattino e in modo molto sostanzioso. Una sorta di apripista per veri professionisti che ci porta dritti all’ora del pranzo festivo. E qui si apre un ventaglio di scelte, regionali o più nazionalpopolari, che accontenteranno ogni gusto. Si parte ovviamente dalla pietanza centrale, la carne. Non me ne vogliano vegetariani e vegani, ho ottime proposte anche per voi.
La sontuosità del menu pasquale si scatena nella preparazione dei primi piatti. La lasagna regna sovrana, come sempre potremmo dire. Ma d’altra parte come possiamo farne a meno? E’ un piatto ricco di tutto, soprattutto d’amore. In ogni regione, poi, spicca quel tocco speciale in più che la personalizza. C’è chi la farcisce con le uova sode, chi con mille polpettine, chi con la salsiccia, chi con prosciutto cotto e montagne di parmigiano. Chi non può rinunciare alla noce moscata o al pepe rosa che dà un deciso tocco speziato. E poi c’è il team “lasagna bianca” che solitamente punta sull’ondata di besciamella, funghi e salsiccia.
Ma, se la lasagna richiede troppo impegno, ve la potete cavare con le tagliatelle con ragù romagnolo o i tagliolini al tartufo bianco. Per un gusto raffinato ed elegante. Se amate poi la pasta ripiena, come non pensare a ravioli, cannelloni o tortellini? Il sugo di carne rimane obbligatorio, a meno che non preferiate una versione bianca in cui potrete sbizzarrirvi senza limiti.
Non c’è secondo piatto di Pasqua senza agnello, simbolo religioso e culinario. Che sia cotto al forno con le patate, alla lucana o alla romana, poco importa. Un altro must have della tavola pasquale è la tasca di vitello ripiena di spinaci e prosciutto. Un’alternativa gustosissima da servire con i contorni giusti. Primo fra tutti la cicoria che, come erba amara, è uno dei simboli irrinunciabili anche della Pasqua ebraica. Oppure l’insalata pasqualina che è semplice e versatile. E’ croccante e colorata e richiama perfettamente il periodo primaverile. Purchè ci siano dentro tante olive e uova sode. Altrimenti che Pasqua è?
Un altro simbolo del menu di Pasqua sono le uova, che mettono daccordo la festività cattolica e quella ebraica. Simbolo della vita che si rinnova, sono un ingrediente che non può mancare.
Oltre a quelle sode che si consumano anche nella colazione del mattino, vi propongo un’idea gustosissima. Dei piccoli nidi fatti con gli agretti saltati in padella su cui adagerete le vostre uova fresche a metà, spolverate di parmigiano con un po’ di prosciutto cotto. Se infilate questa delizia in forno per qualche minuto, vi garantisco che porterete in tavola qualcosa che sarà bello da vedere e buono da gustare.
Ma, se l’agnello, il vitello e le uova non rientrano nelle vostre corde -corde di gusto o corde etiche-, c’è una soluzione anche per voi.
Niente paura, sarà una Pasqua golosissima anche per voi. Il menu che vi propongo inizia con l’Humus di fave, peperoncino e menta sarà una scelta essenziale ed esclusiva per la vostra tavola festiva. Torte salate a non finire con ripieni di verdure di stagione, come cicoria, agretti, carciofi, erbette e olive. Senza dimenticare il tanto amato tofu. E l’idea di un buon patè come vi sembra? Potreste provare a realizzarlo con le noci per preparare tartine a non finire.
Un buon risotto con carciofi, pomodorini e fave è un’ottima soluzione per il vostro primo piatto. In alternativa la lasagna potete gustarla anche voi condita con scarola, olive e noci. Un trionfo di vitamine e sali minerali. Oppure dei ravioloni ripieni di radicchio e tofu condito con erbette e burro di nocciole. Raffinato e pieno di gusto.
Il secondo punta su un bel polpettone di ceci o uno strudel fragrante ripieno di carote e formaggio vegan. In fatto di dolci non avete che l’imbarazzo della scelta perchè vengono ormai prodotte colombe, plumcakes e uova di cioccolato vegan e gluten free.
Per i dolci Pasquali vi rimando all’articolo precedente dove potrete fare il giro d’Italia a caccia di quello che fa per voi.
Ora non dovete far altro che invitare i vostri commensali, fare la spesa scegliendo i prodotti di stagione come base di ogni vostro piatto e godervi il pranzo di Pasqua insieme a chi volete.
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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