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Il Galateo di Pasqua: che brutte sorprese!

today7 Aprile 2023

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “20 collane” – Sfera Ebbasta

E’ quasi arrivato il momento di scartare l’uovo di Pasqua. Ma quanti di noi già vivono questo momento delusi in partenza?

Non è pessimismo, è solo che negli ultimi anni ci sono capitate delle sorprese davvero misere, oltre che inopportune. Di quelle che non sai proprio come utilizzare e un po’ ti chiedi anche a chi sia venuto in mente di infilarle proprio nel nostro uovo. Pensare poi che ci sia qualcuno pagato per ideare certi oggetti così imbarazzanti ci fa anche un po’ sorridere.

Ma la delusione resta e allora condividiamola, così magari “brucia” di meno!

Le più brutte della storia? E’ presto fatto, leggete oltre.

Il portachiavi per chi è senza chiavi

sorpreseSe ti succede di smarrire il portachiavi a cui tenevi tanto, niente paura! Arriva Pasqua e nell’uovo ne troveremo di certo qualcuno talmente improbabile da non saper decidere se ridere o se piangere. Che poi, se pensiamo che la maggior parte delle uova di Pasqua sono indirizzate ai bambini, ci viene un dubbio atroce. Ma che ci fanno i bambini con un portachiavi? Hanno casa o macchina di proprietà? A quali chiavi lo appenderanno mai? Sempre ammesso che sia abbastanza decente da meritarsi di essere appeso, sia chiaro!

In ogni caso “quelli del marketing” qualche disagio dovranno pur averlo se inventano ciondoli imbarazzanti con le forme più assurde e di dubbio gusto. Fatti con materiali al limite del tossico, ideati con criteri incomprensibili, alcuni dei quali raffigurano addirittura città in cui non sei mai stato e mai andrai. Vi aspetto ovviamente domenica per aggiornamenti sul più brutto che ho/avete trovato.

Strane figurine

Quanti di voi anche quest’anno sono in dirittura d’arrivo con il completamento dell’album delle figurine dei calciatori? Appuntamento annuale imperdibile per grandi e piccini, è un rito irrinunciabile per gli appassionati di calcio. E, quando dal vostro uovo, appare una bustina di figurine, il pensiero va subito a quell’adesivo che ci manca. Sarà proprio il pacchetto fortunato! E invece no… ovviamente. Fate appena in tempo a prendere il mano il pacchetto e subito vi accorgete che si tratta di qualche strana collezione di figurine di animali, alberi o monumenti del mondo che nessuno, nel raggio di chilometri, oserebbe collezionare mai. Anzi, a dirla tutta, è molto probabile che un album del genere non esista in nessun angolo del globo. Quindi grazie di nuovo a questi geni del marketing che hanno scelto proprio noi per diffondere rarità di cotanto spessore.

Pupazzetti molesti

Molesti perchè non se ne capisce il senso. Questa si che è una collezione che ci invidieranno tutti. Una serie infinita di pupazzi fastidiosi dall’origine davvero incomprensibile e andiamo dall’orsetto gonfiabile alla mucca deformabile, alla ballerina coi capelli di stoppa fino all’adorabile gattino dai colori indefinibili. Viene da sè domandarsi “e mo che ci faccio con questo capolavoro?” , ma soprattutto “ma che mi rappresenta?”.

Dite la verità che qualcuno ancora lo conservate sul fondo di qualche sperduto cassetto del vostro garage. Perchè alla fine, ok il disprezzo, però pare brutto buttarli senza ritegno. Non siamo gente votata alla brutalità, dai.

Soldatini predestinati

Se poi ci regalano un uovo abbastanza anonimo, senza l’indicazione di genere precisa, possiamo davvero aspettarci di tutto. Come ad esempio l’uscita di un soldatino di plastica di quelli che un tempo si compravano in edicola per apparecchiare infinite battaglie nella nostra cameretta. Il guaio è che, il più delle volte, nell’uovo lo confezionano talmente stretto che la base si storce e non sta più nemmeno in piedi. Quindi, non potendolo ricongiungere con il resto dell’armata di nostro fratello più piccolo, che sorte gli toccherà?

No, non lo dite. Lo so che pure voi da bambini ne avete squagliati perfidamente a bizzeffe di nascosto dai vostri genitori. Che destino penoso, però!

Gioielli non gioielli

E’ l’ora delle sorprese gioiello. A chi di noi non è capitata mai la fortuna di trovare collanine e braccialetti fatti praticamente di aria con appeso un ciondolino che non resisteva nemmeno fino al momento dell’allaccio ufficiale al polso? Al di là dello stile di dubbio gusto, si tratta di oggettistica studiata probabilmente con i piedi, volta ad adulare qualche ragazzina “fortunata”. Il più delle volte sono oggetti di bigiotteria realizzati con metalli sconosciuti che, se siamo fortunati nel riuscire almeno a indossarli qualche minuto, provocano allergie e repulsione come se non ci fosse un domani.

Lo so, sono cattiva, ma giuro che ancora ho il trauma di quelli che trovavo a bambina. E da questi traumi non se ne esce più.

La categoria indefinita

sorpresePoi ci sono gli oggetti che non hanno una categoria precisa, ma che spaziano quà e là nella fatasia macabra e anche un po’ perfida del solito genio del marketing di cui sopra. Che, a questo punto, sembra l’unico che si stia divertendo in questo gioco al limite del thriller. Sorprese, che definire tali è davvero un’insulto perpetrato all’intelligenza collettiva, che spaziano da tagliaunghie al limite dell’immorale a lacci di scarpe dai colori e dalle fantasie quasi scorrette. Senza contare le miriadi di adesivi per unghie finte o mini prodotti di make up realizzati in materiali non pervenuti.

Fino a foulard in finto raso ripugnanti che non indosserebbe nemmeno nostra nonna, a finti cristalli Swarowski a forma di qualsiasi cosa, i cui componenti si frantumavano nelle nostre mani nel giro di un attimo. E ancora campanellini spacciati per portafortuna, realizzati in finto alluminio, che nemmeno suonano o ancora mini giochini rompicapo in plastica riciclata in discarica che tanto nessuno è mai riuscito a “risolvere”.

In fin dei conti… spoiler!

Ok ok, il mio intento non era quello che deprimervi o far riemergere vecchie, insostenibili delusioni. E’ più semplicemente che penso sia corretto riesumare la regola del “mal comune, mezzo gaudio”. Ora la sfida è questa, scegliete o fate scegliere uova di Pasqua seriamente brandizzate se non volete misteriose sorprese. O, meglio ancora, affidatevi a un pasticcere che confezionerà per voi un bell’uovo artigianale con la sorpresa che voi stessi gli porterete.

Se poi anche voi sceglierete un regalino inopportuno, avremo scoperto almeno il mistero dei misteri. Il genio del marketing che seleziona sorprese indegne siete proprio voi.

 

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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