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Il Galateo di Pasqua: 4 pranzi alternativi + 1

today8 Aprile 2023

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Pic nic all’inferno” – Piero Pelù

Incredibile, ma vero, anche se ormai manca pochissimo a Pasqua, c’è ancora qualcuno che non ha deciso come festeggerà.

A dire il vero c’è anche chi non ha ancora ben chiaro se festeggerà o meno o se si prenderà del tempo per staccare da tutto oppure no. Che sia per voi un appuntamento spirituale da celebrare oppure un motivo per prendersi una pausa da tutto ecco qualche idea alternativa al classico pranzo tradizionale.

Tranquilli, non contribuirò a svuotare le vostre tasche già pesantemente provate dai rincari di quest’anno.

pasquaPasqua in osteria o in taverna

Sempre più spesso, negli ultimi anni, i ristoratori si sono organizzati per offrire l’alternativa al pranzo casalingo. Perchè, diciamoci la verità, non tutti hanno voglia di mettersi ore e ore ai fornelli replicando le grandi abbuffate natalizie. E allora cosa c’è di meglio che farsi coccolare da chi la cucina la vive per professione?

Ma, poichè ho promesso di non farvi dilapidare il vostro patrimonio economico, vi propongo un’alternativa casareccia, con buona pace di pancia e tasca. Ci sono moltissime vecchie osterie che propongono, dentro e fuori città, menù tradizionali rivisitati per l’occasione. Cucinano loro, apparecchiano loro, vi offrono i piatti regionali del caso preparati ad hoc e voi non dovete far altro che portare la vostra pancia e la vostra presenza. Per i più tradionalisti: non mancheranno di certo alcuni richiami alla tradizione come pietanze preparate con asparagi e carciofi di stagione, la pizza al formaggio con tanti tipi di salumi e l’immancabile agnello al forno.

Poi, come si mangiano in osteria gli gnocchi fatti in casa con il sugo di castrato, non si mangiano in nessun’altro posto. A ognuno la sua arte!

Festa in trattoria romana

La Capitale è stata presa d’assalto dai turisti nelle ultime settimane, complice il bel tempo che rischiara tutto. Per il weekend di Pasqua si registra il tutto esaurito e nei vicoli del centro ci sono trattorie con i menu delle feste in bella mostra. I primi piatti romaneschi tentano i turisti con la consapevolezza che basta leggere il loro nome scritto a caratteri cubitali per provocare l’acquolina in bocca a chiunque legga. Carbonara, gricia, cacio e pepe, amatriciana. Come dite? Non fanno parte del tradizionale menu pasquale? Ma come, non avevamo detto che vi avrei proposto qualcosa di alternativo?

Pasqua con brunch

Per i più temerari ci sono soluzioni da cogliere al volo. Basta lanciarsi fuori casa e scegliere un bel bistrot che offra un menu dedicato che parta da metà mattina. Vorrete mica saltare la colazione di Pasqua? Alcuni di questi bistrot propongono buffet ricchissimi e soprattutto no limit già dalle 11 a.m., quindi avrete modo anche di svegliarvi con più calma. Nessuno vi ruberà il posto a tavola!

Ispirandosi al breakfast di Pasqua potrete godere di salumi e formaggi in quantità, uova sode immancabili, frittatine di ogni tipo, casatiello napoletano, pizze dolci e salate dall’Umbria. Via via che si avvicina all’ora di pranzo il buffet si arricchirà di pietanza più sostanziose, dalla lasagna al ragù al pollo alla cacciatora, dalle crespelle vegetariane alle costolette d’agnello. Si chiude ovviamente con la nota dolce in base alla regione in cui vi trovate.

Un po’ per tutti

Va da sè che molti bistrot, se non quasi tutti ormai, prevedono scelte vegetariane, vegane e gluten free e menu speciali per i più piccoli. Insomma, una lunga passeggiata di sapori goduta restando seduti comodamente al vostro tavolo. Col valore aggiunto del buffet che mette allegria solo a nominarlo.

In occasione della Pasquetta molti di questi locali offrono una griglia perennemente accesa per arrostire qualsiasi cosa, oltre al buffet a orario continuato. In questo caso sarà davvero difficile resistere all’idea dell’abbuffata colossale, soprattutto in compagnia.

pasquaPic nic, mon amour!

E’ vero, è ormai tradizione che nei giorni di Pasqua il tempo non sia dei migliori, sembra quasi una condanna. Ma, con un po’ di orrimismo, potremmo puntare al pic nic che ci riporta indietro nel tempo. Come quando eravamo bambini, come quando eravamo adolescenti e si organizzava in comitiva la gita fuori porta che abbiamo un po’ dimenticato.

Torniamo quindi a qualche tempo fa e perchè non organizzare proprio tovaglie e cestino per godersi la natura o addirittura la spiaggia con la compagnia nel modo più informale del mondo? Anche la spesa sarà ridotta perchè basterà andare al supermercato, dividersi la spesa di pane, salumi e bibite e il gioco sarà fatto. Poi tanto ci sarà sempre la mamma o la nonna di qualcuno che offrirà alla comitiva il dolce fatto in caso o una montagna di fettine panate e polpette da consumare seduti sul prato. Aggiungete un pallone e una radio e non vi muoverà nessuno da lì fino a sera.

Si torna bambini

Tornerete bambini, beneficierete dell’aria aperta come durante la settimana non fate mai. Se poi la zona è anche poco raggiungibile da connessione internet, vi godrete finalmente il vostro tempo, i vostri amici e un po’ di pace meritata. Se poi siete pigri e non vi va nemmeno di mettervi a confezionare panini, sappiate che nei parchi cittadini ci sono varie realtà organizzatissime. Si tratta di chioschi o piccoli bistrot che offrono menu al sacco già pronti e corredati di tutto, anche di dolci e bevande molto sperimentali.

Pasqua in fraschetta o in bottega

Non osteria, non ristorante, non trattoria, vi propongo dei posti ancora più caratteristici ed esclusivi. Si tratta delle botteghe e delle fraschette che troverete fuori dalle grandi città e dove si assapora il gusto effettivo dei cibi genuini. Carni e formaggi di qualità serviti in modo totalmente informale, brace a non finire, contorni di patete e verdure di stagione, sfoglia di pasta fatta in casa, cannelloni, fondute e agnello cucinato in vari modi, a seconda della tradizione della zona. Pane caldo cotto a legna e vini della casa, nel pieno rispetto del territorio in cui vi trovate.

Si, è vero, sonmiglia molto alle proposte dell’osteria, ma mangerete su tovagliette di carta sistemate in mega tavolate in cui la convivialità regna sovrana. E si può fare a meno anche delle posate, non per tutto però. Biscotti fatti in casa e torte casarecce chiuderanno con una firma speciale il vostro pranzo delle feste.

Non ce la possiamo fare!

Ma tanto lo so che qualcuno di voi storcerà il naso. Alla fine qualcuno che proprio non riuscirà ad uscire dai canoni ci sarà sempre. E allora via ai pranzi in famiglia completi di tutte le portate “obbligatorie” tipiche del territorio. Unico lusso che ci si potrebbe concedere è quello di uno chef che venga in casa a cucinare al posto nostro o un ristorante che ci consegni tutto già pronto.

Il giro d’Italia alla scoperta dei menu tipici di Pasqua legati ai luoghi lo abbiamo già fatto nei giorni scorsi. Per curiosare meglio cliccate qui e… buon Pranzo a tutti!

 

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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