Più passa il tempo, più l’industria della robotica fiorisce e, contestualmente a ciò, aumentano i servizi che queste piccole o grandi innovazioni mettono a disposizione delle persone: dalle attività domestiche a quelle lavorative, dall’intrattenimento all’hobbistica, i robot sono oramai divenuti la normalità nella quotidianità di ciascun individuo.
Suscita non poca curiosità l’ultimo arrivato della categoria: il carrello robotico MoBot (contrazione di ‘mobile’ e ‘robot’), un prodotto italiano frutto di una serie di sperimentazioni sul campo a Peccioli che potrebbe ben presto stravolgere l’idea di spesa come la conosciamo oggi.
Vediamo nel dettaglio come funziona questo innovativo apparecchio su 4 ruote:
Il robot in questione, comandato da remoto tramite un’apposita applicazione, si muove automaticamente o seguendo come un fedele aiutante l’utente, restando ben attento a non intralciare la circolazione degli altri pedoni, agli ostacoli dell’ambiente circostante, ed apprendendo di volta in volta l’andatura del suo padrone. Questa creazione, opera di un’azienda spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna da Pisa, sostenuta da Belvedere SPA e dal Comune di Peccioli, sembra aver superato a pieni voti le 150 consegne a domicilio che le è stato richiesto di effettuare in questi mesi come ‘esame di guida’ prima di venire immessa sul mercato a pieno titolo.
Le applicazioni che MoBot potrebbe avere nella vita di tutti i giorni sono innumerevoli: rifornire di merci i negozi, consegnare in tutta autonomia i viveri alle persone impossibilitate ad abbandonare la propria dimora, liberare da ingenti pesi anziani e anziane che ancora amano occuparsi di questa attività immancabile nella gestione della casa, consegnare agevolmente il cibo a chi vive in cima ad impervie salite, e chissà quanto altro ancora.
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