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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Divenire” – Ludovico Enaudi
Ricordate quell’evento mistico che spunta a caso ogni anno in giro per il mondo?
Vi do un indizio: per l’occasione è stata costruita la Torre Eiffel.
100 a chi ha indovinato che stavo parlando dell’Expo, che quest’anno recupera quello del 2020 di Dubai.
Arte e Italia sono due termini che vanno a braccetto, per cui non è poi tanto sorprendente che al centro del padiglione italiano svetti un’opera d’arte a grandezza naturale.
Adesso, l’Italia ha milioni di simboli legati all’arte, ma credo che nessuno di voi si sia aspettato una riproduzione dell’Anfiteatro Flavio. – Anche se non mi stupirei nemmeno tanto, visto che a Dubai entri in un edificio e non ne esci più perché ognuno è un mondo a se stante…
Per cui è stato riprodotto il David di Michelangelo – da non confondere con quello di Donatello, con annesse statuette-premio – con tutti i suoi 6.70 metri e rotti. Uno dei tanti tasselli che compongono l’orgoglio italiano insieme al già nominato Colosseo, Dante, la pasta, il mare, il gesticolare mentre si parla, la famiglia Angela, Garibaldi e se continuo non finisco più.
“Ogni blocco di pietra ha una statua dentro di sé ed è compito dello scultore scoprirla.”
(Michelangelo)
Perché allora è sorta una polemica?
Perché la riproduzione del David è stata poi circondata da una struttura per censurare il nudo, visto che poteva urtare la sensibilità araba.
Nell’antichità i nudi erano emblema di bellezza e perfezione e trasmettevano ideali.
Ma c’è una piccola curiosità sui nudi:
Vi siete mai chiesti perché la parte genitale delle statue è di piccole dimensioni?
Per i greci, o meglio, per la filosofia greca, chi aveva un pene grande era più facilmente dominato da sentimenti di lussuria. Al contrario chi lo aveva di dimensioni ridotte era più incline al raziocinio. È per questo che nei secoli moltissime statue di eroi e re sono state rappresentate in questo modo.
Ma del resto, non è nemmeno vero che gli antichi greci si basassero su questo stereotipo: erano varie le occasioni in cui gli uomini si ritrovavano nudi e per cui sapevano che non era vero.
Un po’ come lo stereotipo delle bionde e della stupidità. –Che mi stupisco sia ancora vivo e vegeto, visto che Annabeth Chase di percy Jackson dovrebbe aver insegnato al mondo che è solo una sciocchezza quello stereotipo-.
Comunque, tralasciando il piccolo excursus…
La polemica è nata proprio perché il David è stato coperto!
Anche e soprattutto perché se un arabo volasse in Italia (o si facesse un giretto su internet) per ammirare l’opera di Michelangelo – o qualsiasi altra- non la vedrebbe censurata, ma con le grazie al vento, così come è stata concepita dallo scultore.
Senza contare poi che c’è anche da calcolare che in questo modo stanno modificando l’opera, immaginata e creata da Michelangelo per venir ammirata nuda.
È quindi giusto coprire qualcosa che tutto il mondo ha visto senza censure? Alterare così l’idea e il significato che il suo stesso autore aveva dato all’opera?
Voi che ne pensate?
Written by: Aurora Vendittelli
Tempo di lettura 3 minuti
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