Buone notizie dalla Baia di Kāne’ohe, nell’arcipelago hawaiano: come annunciato da due biologi marini dell’Università delle Hawaii, Christopher P. Jury e Robert J. Toonen, sono appena stati individuati dei super coralli in grado di sopravvivere al rapido processo di acidificazione degli oceani conseguente al riscaldamento globale.
La scoperta rappresenta un successo molto più degno di nota di quanto non sembri, in quanto, attraverso lo studio di questi animali, si potrebbe evidenziare a livello genetico cosa permetta loro di avere una marcia in più rispetto agli altri, preservando così la vita e la bellezza di intere barriere coralline e arrivando a ripopolare nel giro di poco tempo le sempre più vaste aree oceaniche sbiancate.
Proprio così, perché questi piccoli polpi, che ricevono il nutrimento attraverso delle alghe simbionti che conferiscono loro l’inconfondibile rosso che porta il loro nome, arrivano a perdere tale colorazione quando, per via delle variazioni di PH dell’acqua marina, le alghe non riescono più ad adempiere al loro compito, venendo espulse nel giro di poco tempo mentre il corallo muore di fame e assume quello spettrale bianco che purtroppo stiamo imparando a conoscere sempre meglio.
Fermare questa tragedia forse è possibile e, ancora una volta, il destino di milioni di creature viventi si trova nelle mani della Scienza, in un continuo braccio di ferro contro la nostra sconsideratezza.
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